Un altro agguato a Miano, avvenuto ieri sera ai danni di un 46enne. I sanitari del 118 sono intervenuti immediatamente, ma è stata inutile la corsa al Cardarelli, l’uomo è morto durante il tragitto. Sul posto è giunta anche la Polizia che attualmente sta seguendo varie piste per risalire al killer e ricostruire la scena del delitto.
Si chiamava Aniello Di Napoli, la persona colpita ieri sera verso le 22:30, padre di Vincenzo di Napoli, 25 anni, ucciso a sua volta il 9 dicembre scorso a Piscinola, anche lui nella periferia a Nord di Napoli. L’uomo si trovava nella sua auto, una Fiat Panda nera, in via Janfolla quando è stato ucciso. L’agguato a Miano rientra nella faida camorristica che riguarda il quartiere a Nord della città partenopea. Il 46enne era infatti un pregiudicato, tra i suoi precedenti ci sono reati per droga e ricettazione.
La Polizia di Stato indaga sul caso, è stata infatti ricostruita la dinamica dell’omicidio avvenuto ieri sera. Aniello Di Napoli si trovava nella propria auto e secondo gli investigatori si era accorto di essere inseguito da due soggetti in sella ad una moto. Sarebbe iniziato dunque prima un inseguimento, poi lo schianto dell’auto della vittima contro un palo dell’illuminazione e a quel punto i killer si sarebbero avvicinati per compiere l’esecuzione. Sedici i colpi d’arma da fuoco esplosi verso l’uomo, che non gli hanno dato scampo.
Le ricerche sulla vita dell’uomo rivelano che Di Napoli fosse collegato al clan lo Russo, di recente protagonista di una faida e quindi l’omicidio potrebbe essere dovuto ad una vendetta del clan rivale, i Mallo, ritenuto dagli inquirenti, responsabile anche dell’agguato di venerdì scorso alla Sanità, in cui ha perso la vita l’esponente del clan Vastarella. È in atto una vera e propria guerra per il controllo delle piazze di spaccio tra Don Guanella, Miano, Secondigliano e Capodimonte. Solo nel mese d’aprile ci sono già stati quattro delitti di camorra.