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Troppo Napoletano: film che celebra l’amore genuino per Napoli

No trash! Pura veracità nel film “Troppo Napoletano” prodotto dal regista e attore partenopeo Alessandro Siani. Uscito ieri, 7 aprile, è l’ennesima pellicola destinata ad entrare nel cuore dei napoletani e segnare il primo successo da produttore di quell’artista nato sotto al Vesuvio e che ha mosso i primi passi nell’officina del Tam; la stessa che ha lanciato anche i cooprotagonisti del film: Gigi e Ross, conduttori del seguitissimo “Made in Sud”, programma in onda tutti i martedì su Rai 1.

“Troppo Napoletano”, è davvero troppo napoletano, e non c’è nulla di male se il risultato è una commedia romantica riuscitissima e perché no? Piena di poesia. Peccato però che non uscirà in tutta Italia, infatti la 01 Distribuition ha scelto 150 sale italiane dove proiettare il film: quasi tutte le città del Sud, seguano Lazio, Emilia Romagna e Lombardia. La scelta di un pubblico selezionato ci fa intuire la voglia di fare un film non commerciale, ma di pancia.

Anche se attraverso gli occhi di un bambino, il lungometraggio ha contorni autobiografici. Come lo stesso Alessandro Siani ha spiegato: “Agli inizi della mia carriera sono stato etichettato come ‘troppo napoletano’, e da qui la voglia di fare un film del genere“. Tra l’altro il film è tratto dal suo libro uscito un anno fa.

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Il protagonista del film è il piccolo Ciro (Gennaro Guazzo), turbato dalla morte del padre, un neomelodico che perde la vita durante uno dei suoi spettacoli “da matrimonio” intento a fare stage diving. Dopo la sua scomparsa, Debora, la madre apprensiva di Ciro che ha 11 anni, e interpretata da una verace e bellissima Serena Rossi, non può fare a meno di preoccuparsi del figlio che addirittura, dopo la morte del padre, ha rinunciato anche al ragù della domenica. In realtà ciò che turba il ragazzino non è il lutto, ma le inquietudini della pubertà. Ciro si innamora della sua bella compagna di classe, Ludovica Mancinelli. E dopo una serie di incomprensioni a scuola, gli insegnanti e la famiglia dell’adolescente si affidano al giovane e impacciato psicologo Tommaso (Rosario Morra) con il compito di aiutare il ragazzino. Il dottore e il piccolo paziente, superate le prime difficoltà, diventeranno grandi amici. Cirò rivelerà che in realtà è innamorato della piccola Ludovica, e così entrambi si aiuteranno. Tommaso cercherà di fargli comprendere cos’è realmente l’amore e Ciro aiuterà lo psicologo a conquistare sua madre.

La storia ha uno sfondo visivo ed emotivo unico al mondo: una Napoli favolosa in tutti i suoi scorci, dal Rione Sanità al quartiere altolocato di Posillipo. In questo film, come spiega anche Alessandro Siani, la città partenopea rifiuta tutte le etichette che continuamente le vengono affibbiate e il punto centrale del racconto è evidente: questa volta non vengono sottolineate le differenze tra Nord e Sud, ma le differenze interne, quella tra i napoletani, perché come spiega il produttore: “Non esiste un’altra Napoli, la verità è che Napoli è unica, siamo noi napoletani ad essere diversi“.

Una pellicola a basso badget che coinvolge circa 80 attori è il riuscitissimo capolavoro del regista Gianluca Ansanelli per la direzione artistica di Riccardo Tozzi. Ovviamente durante le riprese, sul set, era presente anche il produttore ed è impossibile non notare le assonanze che ha con il bambino che interpreta Ciro. Ad ogni modo risulta un film che non vuole calcare la mano sugli stereotipi di Napoli, anzi, va oltre quel luogo comune che serve un po’ a tutti per cercare di “fare i soldi” girando film in modo da marciare sulla faccia oscura di Napoli. In questa commedia il punto centrale è l’amore, l’amore tra Debora e Tommaso, l’amore tra Ciro e Ludovica e ancora l’amore che ha per il suo quartiere il piccolo protagonista; e sarà proprio questa la sua carta vincente. Anche se a scuola non brilla e non è agile e snello come i suoi rivali, che avrebbero molte più possibilità di lui con la sua “futura” fidanzatina, Ciro riuscirà a farla innamorare di se grazie al suo charme tutto napoletano cercando di conquistarla attraverso i racconti del suo quartiere e delle sue tradizioni. In questa pellicola si dà risalto all’amore che fa girare il mondo, in questo caso l’amore per Napoli, una città misteriosa e incantevole che fa da cornice ad una magia ancora più grande: l’amore genuino tra due bambini e di una madre per il proprio figlio.

Noi di Voce di Napoli abbiamo visto in anteprima il film con Gigi e Ross “Troppo Napoletano”, prodotto da Alessandro Siani.Ha spaccat tutt cos! Ve lo consigliamo vivamente e questa è la dedica personale fatta a voi lettori da Gigi e Ross <3 Fa murì dè’ risata e nun è trash. Andatelo a vedere non ve ne pentirete!

Pubblicato da Voce di Napoli su Lunedì 4 aprile 2016