Ieri Matteo Renzi a Napoli ha presentato il progetto per Bagnoli e impiegare così i 270 milioni entro il 2019, come promesso dal premier, per ridare dignità alla zona attraverso una massiccia opera di bonifica, ma non solo. Nel progetto sono previsti numerosi interventi quali la creazione di due porti: uno a secco per le barche piccole e uno turistico per le barche medio-grandi; alberghi nella zona del Pontile e di Nisida; una funivia che colleghi Posillipo con Bagnoli; spiagge attrezzate e ovviamente la scomparsa della colmata.
Tante novità nel progetto Invitalia Bagnoli spiegate ieri da Renzi
Il piano di risanamento sarà realizzato da Invitalia ovviamente guidato dalla cabina di regia del governo presieduta dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, il commissario straordinario per Bagnoli, Salvatore Nastasi e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, manca all’appello invece il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Per ottenere fiducia e scongiurare pericoli di infiltrazione camorristica, è previsto un accordo con l’A.N.A.C., l’autorità anti corruzione. Il “masterplan” dovrebbe consentire la rinascita di Bagnoli entro tre anni, come spiegato dal Presidente del Consiglio ieri in Prefettura. Gli interventi previsti saranno finanziati mediante project financing, fondi europei e project bond.
“Dopo 23 anni dalla chiusura della fabbrica e 300 milioni di euro spesi per bonifiche non completate e opere in parte mai collaudate ecco Bagnoli come sarà”. Con queste parole sulla copertina del progetto si vuole fare una lieve polemica con le amministrazioni passate, ma si vuole anche dare una speranza ai napoletani che credono nella rinascita della zona flegrea. L’intero piano dovrebbe concludersi per il 2022 infatti è diviso in due macrofasi, la prima si concluderà nel 2019 e inizierà dall’eliminazione delle scorie tossiche, la seconda invece va dal 2019 al 2022. La parte più interessante del progetto sarà il “Waterfront” ovvero una spiaggia direttamente collegata a un parco e delle piscine per rendere la zona sfruttabile per 365 giorni l’anno, ma tante altre strutture saranno previste per l’intera zona. Staremo a vedere se questa volta il Governo manterrà gli impegni presi.