Gonzalo Higuain squalificato durante l’ultima partita di campionato, prende una decisione molto coraggiosa, chiede al Napoli la possibilità di difendersi da solo davanti alla Corte Federale e di poter raccontare la sua versione sui fatti accaduti domenica scorsa ad Udine, proprio come fece Maradona molti anni prima. Il Pibe de oro nel lontano 1984, dopo la partita Ascoli-Napoli in cui fu espulso dall’arbitro Ciulli, ebbe una giornata di squalifica e decise di presentare egli stesso ricorso. L’esito fu positivo, ottenne l’ assoluzione in appello.
Higuain squalificato in Campionato vuole dire la sua alla Corte Federale
Proprio come il suo idolo, Higuain non ci sta alle ingiustizie subite e alla sentenza di Tosel. Il giudice sportivo, in base al referto arbitrale, ha deciso ieri di squalificare il bomber argentino per ben quattro giornate di campionato. Il giocatore azzurro è ben consapevole dell’errore commesso durante la partita, ma ritiene che non ci sia l’aggravante di violenza e intimidazione, di cui parla il provvedimento disciplinare. Nel frattempo la strategia della società è già pronta, il Calcio Napoli esibirà un video in cui si vede Irrati avanzare verso il Pipita e non viceversa.
Il Pipita dunque decide di battersi in prima linea, non solo per la sua squadra che si trova in un momento molto delicato del campionato, seconda in classifica, a sette giornate dalla conclusione e a meno sei punti dalla capolista, ma anche per la sua carriera calcistica, infatti, saltando quattro match, l’attaccante azzurro perderà la possibilità di raggiungere Nordahl nella classifica dei marcatori di tutti i tempi e difendere il primato nella lotta alla Scarpa d’Oro. A 30 reti fatte Higuain è il capocannoniere della serie A.
