A Napoli esistono molti monumenti e parchi di una bellezza inestimabile, che hanno una lunga storia alle spalle, ma incontrandosi con la quotidianità questa storia illustre diviene spesso un racconto di degrado, ed è questo il caso della Villa Comunale. Il grande parco situato nel cuore della Riviera ha una storia secolare che tuttora si può ritrovare attraversando i suoi grandi viali lasciati nel decadimento, senza cure, un confine verde che separa la città dal Lungomare trasformato in una pattumiera. Il passeggio reale fu ideato alla fine del ‘600 per volere del Duca di Medinaceli Don Luis de la Cerda, rimase circoscritto ad una piccola area fino alla seconda metà del 1700 quando Ferdinando IV di Borbone commissionò all’architetto Carlo Vanvitelli (figlio del celebre architetto della Casa Reale Luigi Vanvitelli) importanti modifiche e ampliamenti.
Alcuni aspetti del degrado della Villa Comunale
Molti sono gli aspetti da sottolineare sul degrado della Villa Comunale, ad esempio la famosa Cassa armonica, da giugno 2015 è stata restaurata dal Comune di Napoli che ha provveduto alla sostituzione dei vetri, alla deumidificazione della cassa di risonanza ed al restauro di marmi, bronzi e del tavolato di legno. Nella Cassa Armonica, progettata da Enrico Alvino nel 1862, e realizzata 15 anni dopo, si esibiva, in passato, la Banda della Città di Napoli. Dopo un restauro superficiale avvenuto negli anni ’80, la struttura necessitava di interventi importanti che si sono realizzati in maniera incompleta e non rispettosa del progetto originale, scatenando la rivolta di associazioni partenopee, le quali hanno chiesto al Comune di modificare gli errori (ovvero i colori utilizzati per le vetrate).
A disposizione del cittadino, Il Mattino, ha fornito anche un numero per inviare segnalazione, e su questo numero arriva la segnalazione di una cittadina napoletana la quale ha inviato foto della villa comunale in stato di abbandono in cui si vedono le giostre vandalizzate. Come è possibile che un posto dove tutti bambini vanno a giocare sia ridotto in questo stato e non si faccia nulla per sottrarlo alla devastazione? I cittadini non restano inerti a guardare, infatti circa un mese fa, il 23 febbraio 2016, è stato organizzato flash mob contro il degrado. A organizzare la protesta, il presidente della prima municipalità (Chiaia, Posillipo, San Ferdinando) Fabio Chiosi, che insieme ai piccoli delle scuole del territorio e alle famiglie, hanno giocato sulle giostrine rotte all’interno della villa.