Lo yacht di De Laurentiis, presidente della SSC Napoli, è andato perduto in un incendio qualche mese fa. Era il 15 settembre quando al largo di Posillipo la barca prese fuoco. Dopo poche ore si scoprì che era un’imbarcazione appartenente alla famiglia De Laurentiis. Dopo i primi accertamenti si decretò che l’incendio era stato colposo. La Procura, però, nei giorni scorsi ha deciso di proseguire le indagini per comprendere meglio le dinamiche dell’incidente ed accertare se furono messe in atto tutte le procedure previste. Una normale procedura che parte quando capitano incidenti di quest’entità. Le immagini delle fiamme al largo del Golfo, all’epoca, fecero il giro del web, considerata la notorietà del proprietario.
Lo yacht di De Laurentiis, nonostante l’incendio fu domato in tempi brevi, è andato perduto. La Procura ha scelto comunque di avviare un’indagine per comprendere le cause che hanno acceso le fiamme sullo yacht. Aurelio De Laurentiis e l’assicurazione essendo la parte lesa, hanno potuto presenziare con i propri legali al sopralluogo all’interno dei Cantieri del Mediterraneo, svolto dalla Procura. Obiettivo degli accertamenti è verificare le cause che fecero scoppiare l’incendio, per capire se sia stato dovuto a un guasto del motore o del sistema elettrico.
Yacht di De Laurentiis: la Procura indaga sulle cause dell’incendio
L’intendo della Procura è anche quello di valutare se al momento delle fiamme siano state adottate tutte le misure d’emergenza necessarie per spegnere l’incendio sullo yacht di De Laurentiis. E’importante accertare se all’interno dell’imbarcazione fossero presenti i sistemi di allarme e rivelazione, che sono riportati nella documentazione della barca. Ci vorrà ancora qualche tempo per concludere l’indagine. Soltanto quando sarà terminata e le dinamiche saranno accertate, Aurelio De Laurentiis potrà beneficiare del risarcimento.