L’Italia è il paese della pasta. È certamente vero, tutti nel bel paese mangiano questo primo piatto che ci contraddistingue in tutto il mondo: dai bigoli veneti alle pappardelle emiliane passando per le trofie liguri, le orecchiette pugliesi e la busiata trapanese. Ma c’è una cittadina che è la regina indiscussa di questo ingrediente: si trova in provincia di Napoli e da secoli produce la pasta più buona del mondo. Stiamo parlando della pasta di Gragnano.
Il piccolo paese di Gragnano è stato fondato probabilmente nell’89 d.C, (10 anni dopo la violentissima eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei) su un terreno reso fertile dai depositi vulcanici. Le prime attestazioni di produzione di maccheroni risalgono al quindicesimo secolo, ma è nella seconda metà dell’800 che esplode l’industria della pasta: all’epoca il 75% delle popolazione locale era impiegata a lavorare nei pastifici che erano più di 100 in tutta la città e che producevano quasi 1000 quintali di prodotto al giorno. Nel 1885 fu costruita addirittura la ferrovia per permettere alla pasta di Gragnano di essere trasportata con più facilità.
Storia della pasta di Gragnano: la migliore del mondo
Nel 900 i pastifici diminuiscono. Quello che sale è la qualità del prodotto. La strada prediletta dei produttori diventa quindi via Roma che vine rimodellata architettonicamente apposta per ospitare un ambiente adatto alla lenta essiccazione alla luce diretta del sole. A Gragnano ogni anno si svolge anche la festa della pasta. Un’avvenimento straordinario che coinvolge tutta la città e i cittadini, passando per la storica via Roma che fa rivivere i tempi in cui, sui balconi dei palazzi, venivano messi a essiccare al sole tutti i tipi di pasta prodotti. Da ottobre 2013 l’Europa ha finalmente riconosciuto alla denominazione “Pasta di Gragnano” l’indicazione geografica protetta (IGP). Ancora oggi Gragnano rimane l’ambasciatrice della pasta nel mondo. Insomma una città intera che gira intorno al suo fantastico prodotto. Da provare assolutamente.
