Voce di Napoli | Navigazione

Barbara D’Urso, Napoletani che difendono il Santo: poco trash

Sembra che per il salotto di “Pomeriggio 5”, programma tv targato Mediaset, la difesa del culto di San Gennaro, proveniente della terra natia della stessa conduttrice, Barbara D’Urso, non sia un argomento tanto importante da essere trattato in televisione, e pare che il motivo sia solo uno: non è abbastanza trash da fare audience. Ci auguriamo vivamente che la presentatrice di Canale 5 abbia un valido motivo da dare ai protagonisti delle manifestazioni in corso a Napoli, ai quali ha deciso di dare poco spazio durante la puntata di ieri.

Criticatissima per il suo modo di trattare la cronaca legata ai grandi casi di omicidio, spesso ha dato l’impressione che si occupasse di questo tipo di informazione per aggiudicarsi più share nella sua fascia oraria, “curando” con tragica espressività le storie che raccontava. Tuttavia, allo stato attuale dei fatti non può essere accusata più di nulla visto che il Tribunale di Monza ha archiviato il caso dopo la denuncia avanzata dal Presidente dell’ODG Nazionale in merito alle qualifiche mancanti nel trattare determinati casi durante i suoi programmi.

Ma andiamo oltre, ciò che ci preme sottolineare è la vicenda legata ai ragazzi di Napoli i quali dovevano spiegare la situazione che in questi giorni Napoli sta vivendo con grande preoccupazione. Si tratta del decreto del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in merito alla nomina di nuove cariche per la gestione del Tesoro di San Gennaro. Il collegamento da Napoli, agli studi di Cinecittà, doveva servire a chiarire ai telespettatori la posizione del gruppo di giovani riunitisi fuori al Duomo del capoluogo partenopeo nei confronti del decreto emanato dal ministro. Il servizio che doveva andare in onda aveva dunque questo obiettivo che però pare non sia stato rispettato nel momento in cui, Barbara D’Urso, lanciando il servizio intitolato “Giù le mani da San Gennaro”, anticipando un gruppo di giovani napoletani “arrabbiati”, ha intuito che questi ragazzi arrabbiati non erano, ma erano spinti solo da una forte motivazione nel voler spiegare il legame che c’è tra il popolo partenopeo e il Santo. E se due più due fa quattro: per Barbara D’Urso il pacifico giro di boa che avrebbe messo in risalto la natura combattiva ma onesta dei napoletani non era abbastanza trash per andare in onda.

Uno dei ragazzi protagonista di questa vicenda, che la conduttrice napoletana sembra abbia volutamente cancellato, ha pubblicato una nota su Facebook:

Abbiamo aspettato tre ore al freddo. Tre ore in cui ci siamo preoccupati, aggiungerei giustamente, che di noi si facesse il solito ritratto stereotipato di selvaggi intenti a sacrificare una capra sul sagrato del Duomo e chissà quale altra immagine sbagliata di Napoli si voleva dare oggi. – Prosegue il partecipante – Ma quando siamo arrivati finalmente alla diretta e ci avevi presentato come ‘napoletani arrabbiati’ e ti sei resa conto che invece non stavamo lì a prenderci a pugni o a ballare la tarantella, ecco che misteriosamente scompariamo dal palinsesto

La D’Urso ha però tentato di spiegare ai ragazzi che più tardi avrebbe ripreso la linea con loro, appunto per approfondire il rapporto tra Napoli e il Santo, ma invece ha dato spazio alla storia di un cucciolo di cane, che per carità anche questa storia aveva tutto il diritto di essere raccontata, ma cancellare quella dei ragazzi, che al gelo, aspettavano di raccontare, non è stato un bel gesto. Il sospetto che lo abbia fatto per un scarso profitto in termine di “audience” regna sovrano e per questo uno dei manifestanti ha dichiarato:

La nostra protesta è stata riportata negli USA, in Inghilterra, Francia, Germania, Cina, Spagna. E nessuno degli articoli dedicati alla nostra manifestazione, nessun giornalista si è permesso di riportare la notizia come la sagra della pizza o peggio del trash

Cara Barbara, queste sono le parole che non ti ho detto.Abbiamo aspettato tre ore al freddo, tre ore in cui abbiamo…

Pubblicato da Luca Delgado su Mercoledì 9 marzo 2016