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Brigantesse e Unità d’Italia, storia di donne guerriere

Le brigantesse, sono spesso dimenticate dagli storici che raccontano dell’Unità d’Italia e del fenomeno del brigantaggio che esplose in Sud Italia. Il movimento generò un vasto consenso tra la popolazione non solo maschile. Giovani donne, madri, mogli, munite della sola passione e voglia di rivendicazione sociale, si unirono alla causa per partecipare alle battaglie che si tennero tra Campania, Basilicata, Calabria e Molise, ma soprattutto nel Regno di Napoli. Parliamo di donne coraggiose capaci di utilizzare armi, oltre che prendersi cura dei loro uomini curandoli o rifocillandoli.

La storia delle brigantesse ci racconta di figure femminili che lottarono senza timore, vivendo lunghi periodi di latitanza e mettendo in pericolo le loro vite pur di vedere le loro terre raggiungere l’ indipendenza. Donne che vivevano con la speranza di liberare la loro patria dagli invasori e di rendere il Sud autonomo, imbracciarono fucili e coltelli dopo il 1860, in un’Italia appena unita, e si misero a capo di bande di briganti con cui contesero il controllo delle regioni dell’ex Regno delle Due Sicilie con l’esercito italiano. La brigantessa ribalta il ruolo stereotipato della tradizione femminile del Mezzogiorno di donna dedita solo alle faccende di casa.

Tra le più famose brigantesse della storia ricordiamo: Michelina De Cesari, Arcangela Cotugno, Elisabetta Blasucci, Filomena Pennacchio, Giuseppina Vitale, Maria Giovanna Tito, Teresa Ciminelli, Maria Capitanio. Conoscere le loro vite, grazie al recupero di cronaca e atti di processi, ci informa sulla capacità di queste donne di compiere azioni illecite e particolarmente violente, atti estremi di ribellione. L’icona del brigantaggio femminile è  sicuramente Michelina Di Cesare, il suo ritratto è presente in molti testi sul brigantaggio. Seguì Francesco Guerra, ex sergente dell’esercito borbonico passato alla macchia subito dopo la nascita del Regno, come amante e come combattente e vennero entrambi catturati e uccisi durante un agguato sul Monte Morrone.