Gennaro Esposito, consigliere del Comune di Napoli, posta il suo stipendio sul blog personale: “Come ogni anno e per dovere di trasparenza, ecco il mio Cud 2016 inviatomi oggi dal Comune di Napoli: €. 3.318,74 lorde, questo è quello che mi è stato corrisposto nel 2015 dal Comune di Napoli per l’attività da me svolta in favore dei cittadini napoletani“. Dall’immagine postata è leggibile chiaramente la somma che incassa il politico nella nostra città, insieme alle sue generalità.
Il consigliere del Comune di Napoli continua con qualche raccomandazione a chi volesse intraprendere la carriera politica con la speranza di arricchirsi:”A chi pensa di arricchirsi con l’attività politica consiglio di mantenersi lontano dalle istituzioni. Eppure, ancora oggi, quando riferisco dei miei lauti stipendi ai cittadini napoletani la prima cosa che mi dicono con fare sorpreso ed esterefatto: ‘Ma chi te lo fa fare?’. Ebbene credo che ciò dimostri come ormai la politica sia intesa come un ‘business’ qualunque dove se non ci guadagni sei un ‘coglione’ a dimostrazione che manca completamente nei cittadini la sia pur minima concezione della passione politica e dello spirito di servizio … che tristezza … Sarò un nostalgico, chiamatemi idealista, ma io la penso ancora così!”.
Dalla sua dichiarazione però è anche evidente che esprime rammarico per chi percepisce la professione politica non come una passione ma solo come un’attività da intraprendere per poter fare soldi. Palazzo San Giacomo, si conferma dunque il Comune dove gli amministratori guadagnano di meno in Italia. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, guadagna 5600 euro lordi, poco più di 4000 netti, per 12 mensilità, mentre, ad esempio a Milano, Pisapia, guadagna intorno ai 10 mila euro al mese. Otto assessori su 12 prendono 25.547,87, vale a dire 4200 euro lordi al mese, al netto, ovvero intorno ai 2700 euro. Ovviamente però questi sono solo gli stipendi fissi a cui si devono aggiungere il risparmio sulle indennità, i gettoni di presenza alle sedute e nelle varie commissioni. Beh, Allora Chiagnen’ e fottn‘!