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I 10 musei più “strani” di Napoli, da visitare assolutamente!

Quando si parla di musei la prima cosa che ci viene in mente è un edificio con sale dove sono esposti quadri, sculture, ceramica ed altri oggetti “artistici”. Ma esistono anche tanti altri tipi di museo e Napoli ne offre una vasta scelta: dai musei scientifici, al museo del giocattolo, al museo della guerra.
Andare in uno di questi musei potrebbe essere un modo particolare di passare una giornata culturale in modo diverso.

Qui di seguito abbiamo stillato un elenco di 10 musei che non “
parlano” di arte ma di tutt’altro.
Ci sono anche due musei adesso chiusi al pubblico, ma abbiamo deciso di inserirli ugualmente nell’elenco perché vale la pena conoscerli e chissà, può darsi che a qualcuno potrà venire in mente di riaprili.

I 10 musei più strani di Napoli, da visitare assolutamente!

Ecco un elenco dei musei più strani di Napoli:

10 – Museo del tessile e dell’abbigliamento Elena Aldobrandini

I 10 musei più strani di Napoli, da visitare assolutamente!

L’esposizione museale è formata principalmente da indumenti dell’artigianato meridionale, con paliotti e paramenti sacri di fine XVIII secolo e merletti e ricami del XIX ed inizio XX secolo. Nel 2003 la raccolta si è arricchita con alcune donazioni costituite da tessuti di fine Ottocento e della prima metà del Novecento.
Parte integrante del museo del tessile e dell’abbigliamento Elena Aldobrandini è il museo della guanteria che raccoglie quaranta pezzi storici che vanno dal XVIII secolo ai giorni nostri, oltre a macchinari d’epoca e un abito fatto interamente di guanti.
É possibile visitare il museo su prenotazione con visite guidate per gruppi superiori alle 10 unità.

Indirizzo: Piazzetta Mondragone, 18

9 – Museo delle carrozze

I 10 musei più strani di Napoli, da visitare assolutamente!

Il museo è allestito nelle antiche scuderie di Villa Pignatelli e nasce da diverse collezioni che si decise di aprire al pubblico in uno spazio museale nel 1975. Dopo una lunga chiusura il museo è stato restaurato e riaperto nel 2014 e conserva trentaquattro tra carrozze e calessi di produzione italiana, inglese e francese. Ci sono anche sale che espongono accessori dedicati alla cura dei cavalli e postazioni multimediali.

Indirizzo: Villa Pignatelli, Riviera di Chiaia, 200

8 – Ice Art Gallery

I 10 musei più strani di Napoli, da visitare assolutamente!

É stato il primo museo al mondo ad essere realizzato interamente in ghiaccio.
Lo spazio museale nacque dalla collaborazione con l’Associazione Italiana Scultori di Ghiaccio e periodicamente cambiava il tema delle esposizioni.
Il museo manteneva al suo interno una temperatura al di sotto dello zero.
Purtroppo l’Ice Art Gallery è stato chiuso circa due anni fa.

Indirizzo: Via Padre Francesco Denza 6

7 – Museo laboratorio della civiltà contadina “Masseria Luce”

I 10 musei più strani di Napoli, da visitare assolutamente!

Il museo si trova nel quartiere periferico di San Pietro a Patiernoa nord di napoli.
Sorto nell’ottobre del 2000, situato presso l’omonima masseria settecentesca, si articola in varie sezioni: religiosità popolare, attrezzi, casa contadina, altri mestieri ed infine la sala documenti. Del complesso fa anche parte un’antica chiesa coeva.

Indirizzo: Via Principe di Napoli, 28

6 – Museo di anatomia veterinaria

I 10 musei più strani di Napoli, da visitare assolutamente!

Il museo è situato presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università “Federico II“.
Il museo fu organizzato soltanto nel 1861. Le sue sale ospitavano una raccolta di preparati anatomici in cera, poi sostituita da collezioni in legno in concomitanza con la fondazione dell’Istituto di Anatomia (1907).
Dagli anni ’60, le raccolte di teche contenenti visceri, scheletri, animali imbalsamati e reperti patologici sono state posizionate su ripiani di alluminio anodizzato. Tra di esse spicca la Collezione Diamare che comprende preparati di animali autoctoni dell’area geografica mediterranea.
Pezzo pregiato del museo è un singolare preparato del 1835 di una testa di cavallo.

Indirizzo: Via Federico Delpino, 1

5 – Museo del corallo

I 10 musei più strani di Napoli, da visitare assolutamente!

Il museo è situato al secondo piano della galleria Umberto I.
Le collezioni ripercorrono la storia della lavorazione del corallo, attraverso l’esposizione di documenti originali e delle più significative creazioni, dell’azienda Ascione di Torre del Greco, dall’Ottocento fino ai giorni nostri.

Indirizzo: Via San Carlo

4 – Museo di fisica

Il museo raccoglie una collezione di strumenti scientifici antichi e fa parte del Centro musei delle scienze naturali e fisiche.
Le collezioni sono raggruppate per tre grandi nuclei storici: il primo è costituito dalla collezione reale di strumenti portati a Napoli da Carlo I di Borbone nel 1734 da Parma e Piacenza quando si insediò sul trono di Napoli. Il secondo nucleo contiene pezzi provenienti dalla collezione di Ferdinando I di Borbone e del Gabinetto Fisico creato da Gioacchino Murat. Al Gabinetto Fisico confluiscono strumenti che provengono dal Collegio militare della Nunziatella. Dopo l’unità d’Italia gli strumenti del Gabinetto vengono dispersi in diversi gabinetti universitari, dove sono acquisiti anche preziosi strumenti di proprietà del fisico Macedonio Melloni, che costituiranno il terzo nucleo: la Collezione Melloni. Le collezioni saranno di nuovo unificate in un unico Gabinetto Fisico universitario nel 1878.

Indirizzo: Via Mezzocannone, 8

3 – Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa

I 10 musei più strani di Napoli, da visitare assolutamente!

Il museo, costituito da 7 padiglioni per un’estensione complessiva di circa 36.000 metri quadrati, ospita locomotive a vapore, locomotive elettriche trifase, locomotive a corrente continua, locomotori diesel, elettromotrici, automotrici e carrozze passeggeri. Il primo padiglione è stato delegato alla conservazione dei mezzi del “passato“, come la ricostruzione storica del primo convoglio della Napoli-Portici.

Indirizzo: Via Petrarsa

2 – Museo dell’Attore Napoletano

I 10 musei più strani di Napoli, da visitare assolutamente!

Il museo è stato allestito tra il 2000 e il 2001 nel sottopassaggio di Piazza Municipio dove erano esposti circa 400 cimeli appartenuti a vari attori napoletani. Curato dal critico teatrale Giulio Baffi, raccoglieva manoscritti, abiti di scena, parrucche, copioni e tutto quanto è stato ritrovato in vecchi bauli personali di palcoscenico di attori che hanno fatto la storia della recitazione napoletana. Tra i cimeli conservati vi erano manoscritti di Eduardo Scarpetta, i copioni di Antonio Petito, la mantellina di Pupella Maggio e la forcina per capelli di Concetta Barra. Molti oggetti rimandano all’epoca d’oro dei grandi palcoscenici storici di Napoli, come il Salone Margherita, il Sancarlino e il San Ferdinando.
Ovviamente presenti anche oggetti appartenuti a Totò, come il suo celebre vestito da Pinocchio, a Peppino De Filippo (un paio di occhiali autentici), a Nino Taranto (bombetta), a Massimo Troisi (una sua giacca di scena) e naturalmente anche all’indimenticato Eduardo.
La struttura sotterranea che ospitava il museo è stata danneggiata dalle piogge nel 2001. Il museo è attualmente chiuso ed i cimeli sono in attesa di una nuova destinazione. Dal dicembre del 2008, una parte del materiale è in esposizione in una mostra permanente presso il Teatro San Ferdinando di Napoli.

Indirizzo: Via De Pretis, 1

1 – Museo di anatomia umana

I 10 musei più strani di Napoli, da visitare assolutamente!

Il museo ha sede presso l’Istituto di Anatomia Umana nei chiostri di Santa Patrizia della Seconda Università degli Studi di Napoli.
Il museo fu fondato a scopo didattico grazie ad una serie di collezioni tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento.
Nel museo è presente una sezione relativa all’anatomia normale, in cui è possibile trovare, tra l’altro, una raccolta di organi in cera curata da Francesco Citarelli e una sequenza di organi interni, molti dei quali essiccati.
Vi è anche una sezione dedicata all’anatomia patologica, la branca della scienza anatomica che studia le malformazioni dovute ad alterazioni provocate dalle malattie. All’interno del museo sono conservati feti malformati, teste ciclopiche e numerosi altri reperti in formalina o alcool.
Quello napoletano, riaperto di recente, è uno dei musei di anatomia più importanti al mondo e contiene addirittura un omero preparato dall’anatomista fiammingo Andrea Vesalio nel XVI secolo.

Indirizzo: Via Luciano Armanni, 5

Buona visita!