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Sangue a Napoli, tunisino aggredisce cinque ragazzi seduti al bar

Erano seduti al tavolino di un bar sorseggiando un drink fresco e trascorrendo così una calda serata estiva quando sono stati brutalmente insultati prima e aggrediti  e feriti poi da un uomo di 33 anni. Follia martedì sera a Bagnoli, quartiere dell’area occidentale di Napoli, dove Mohammed Redfi, tunisino già espulso dalla polizia nel 2014 e rientrato in Italia clandestinamente, è stato arrestato dagli agenti del locale Commissariato, con la collaborazione dell’Ufficio Prevenzione Generale diretto dal primo dirigente Michele Spina, con l’accusa di tentato omicidio e lesioni aggravate.

L’aggressione è avvenuta poco prima delle 22 nei pressi di un bar di via Nuova Agnano dove cinque ragazzi erano seduti ai tavolini quando il 33enne, in evidente stato confusionale, ha iniziato a inveire nei loro confronti. Infastiditi dal suo atteggiamento, il gruppo di giovani si è quindi allontanato dirigendosi verso la fermata “Agnano” della Cumana. Il tunisino, non contento, ha continuato a seguirli, minacciandoli e brandendo una bottiglia di birra che nel frattempo aveva rotto contro un palo. Una volt raggiunti si è scagliato contro di loro colpendoli con vari fendenti, provocando ferite multiple in varie parti del corpo a quattro dei cinque malcapitati.

Un dettagliata descrizione del tunisino e del suo abbigliamento ha consentito agli agenti di rintracciarlo nelle vicinanze, bloccarlo e arrestarlo. Successivamente, le quattro vittime dell’aggressione si sono recate presso il pronto soccorso dell’ospedale San Paolo dove i sanitari li hanno giudicati guaribili rispettivamente in 28, 20, 15 e 7 giorni. Mohammed Redfi dopo l’arresto è stato condotto nel carcere di Poggioreale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.