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Sigilli al lido Ideal, il Comune: “Senza licenze edilizie deve chiudere”

Ancora brutte notizie per i bagnanti napoletani abituati a frequentare il Lido Ideal di Posillipo. Dopo che la Capitaneria di Porto aveva eseguito un provvedimento di sequestro nel mese d’aprile, il Comune intima allo stabilimento balneare di chiudere.

Il motivo per cui il Comune ha intimato la chiusura allo stabilimento balneare a pochi passi sa Palazzo Donn’Anna è per gli abusi edilizi. Egeria Natilli, la responsabile dello Sportello Unico per le Attività Produttive di Palazzo San Giacomo, ha firmato il seguente provvedimento il primo agosto:  “Divieto di prosecuzione di attività. Letta la nota trasmessa dal Servizio Antiabusivismo e Condono Edilizio nella quale si evidenzia l’assoluta carenza di titoli edilizi per lo stabilimento in parola, si dispone il divieto di prosecuzione di attività“.

Il lido, gestito da una società amministrata da Tiziana Errico, aveva ricevuto i sigilli  alla piattaforma in calcestruzzo e alla terrazza di tre piani in legno e ferro. I clienti dunque non potevano accedere alla spiaggia attraverso l’ingresso principale, ma potevano farlo mediante un cancelletto di via Sermoneta. Adesso le cose però cambiano in quanto il recente divieto di prosecuzione delle attività, non appena sarà notificato, determinerà la chiusura del lido. “Noi però – avverte Luca Tozzi, il legale che segue la vicenda per conto dell’amministratrice della società Ideal – presenteremo subito una richiesta di sospensiva al tribunale amministrativo regionale“.

I Verdi sono intervenuti sulla vicenda come già accadde ad aprile, il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e i consiglieri comunali Stefano Buono e Marco Gaudini, ha scritto: “Il lido Ideal di Posillipo va chiuso immediatamente per rispettare la decisione dello Sportello Unico delle attività produttive del Comune di Napoli che ne ha disposto la chiusura per una serie di irregolarità. È inaccettabile che, nonostante la pubblicazione all’albo pretorio della disposizione, il lido continui a restare aperto e a essere frequentato da centinaia di persone. Chiediamo alla polizia municipale e agli uffici interessati di rendere immediatamente operativa la disposizione del Suap per ristabilire la legalità, anche per tutelare gli interessi degli altri imprenditori che hanno rispettato e rispettano le leggi e i regolamenti per poter tenere aperte le loro attività“.

Fonte: Corrieredelmezzogiorno.it