E’ una bella giornata di luglio, ci sono molti turisti a Napoli, sul lungomare si sfiora la tragedia. Da uno dei monumenti più antichi della città, il Castel dell’Ovo, si staccano alcuni frammenti di pietra di tufo di circa trenta centimetri per trenta, vengono giù dal costone rivolto verso Santa Lucia. Sotto c’è una famiglia di francesi con bambini a seguito, poco più avanti tre ragazzi fiorentini. Le pietre cadono dopo aver fatto un volo di circa 15 metri, ma per fortuna non colpiscono nessuno dei presenti.
Sarebbe potuto succedere davvero qualcosa di brutto per i turisti che avevano appena visitato la Sala delle prigioni la mostra «I misteri di Napoli e Parigi», curata da Maurizio Vitiello con le opere dell’artista francese Tatiana Chafcouloff e dell’artista napoletana Maria Pia Daidone. Solo tanta paura per loro, seguita dalla decisione di andare via subito dopo il brutto episodio.
“La struttura, che è antica ed è esposta agli agenti atmosferici, è sempre monitorata. Quando arriva una segnalazione, provvediamo immediatamente: è accaduto poco tempo fa, per esempio, con una finestra lesionata. L’abbiamo subito messa in sicurezza. Per quanto riguarda l’episodio di oggi abbiamo interessato l’ufficio tecnico competente, quello del Patrimonio, chiedendo una verifica dei luoghi. Nel frattempo, abbiamo interdetto l’area“. Invitano a non creare allarmismi per l’episodio avvenuto la scorsa giornata dalla direzione del castello; versione simile anche quella di Mario De Falco, uno dei responsabili amministrativi del Castello che dichiara: “Sono cose che capitano. Non facciamo drammi“. Certo questi episodio possono capitare, ma anche la paura è qualcosa di naturale e non è detto che quelle pietre se fossero cadute in testa a qualcuno non avrebbero davvero scatenato un dramma.
Fonte: Il Mattino
