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Uccide il fratello e gli dà fuoco, dopo l’omicidio i canti euforici in auto di Antonio Martone: “Sono come Lupin”

Uccide il fratello per riscattare il premio dell’assicurazione, poi si mette a cantare in auto: “Sono come Lupin”. Sono questi i dettagli che emergono dall’ordinanza con cui il gip di Torre Annunziata ha convalidato il fermo nei confronti di Antonio Martone accusato dell’omicidio del fratello. Il 36enne avrebbe ucciso Domenico lo scorso 31 marzo e poi gli avrebbe dato fuoco, accadeva lo scorso 31 marzo a Lettere, paese in provincia di Napoli.

Antonio Matrone uccide il fratello e dopo canta in auto

Subito dopo l’omicidio, Antonio era andato a ritirare l’auto del fratello, non sapendo che i carabinieri avessero installato delle microspie e dalle riprese si vede il 36enne cantare euforicamente: “Sciuscià sciuscià, l’ingegnere ingegna! Faccio arrestare a tutti quanti! Se scampo anche questa, secondo me faccio la botta o mi ammazzo solo io… O posso prendere il posto di Lupin”. E nei giorni successivi la morte del fratello, si è ripetuta la scena del canto allegro in auto: “Sciuscezza sciuscezza, dolcezza dolcezza”.

I carabinieri avevano identificato Antonio Matrone grazie alle immagini di videosorveglianza presenti nei comuni di Angri, Sant’Antonio Abate e Lettere, tutti luoghi frequentati dai due fratelli. Le riprese avevano di fatto smentito tutte le dichiarazioni fatte dal cuoco di navi. Dalle immagini, infatti, si vedono i due fratelli assieme raggiungere la loro abitazione di Lettere, poi Antonio prendere una tanica di benzina e nasconderla nella macchina del fratello. Il giorno in cui Antonio Martone è stato ucciso, il fratello l’aveva attirato in una trappola mandandogli messaggi sul cellulare e fingendosi una donna di origini polacche che voleva incontrarlo, dicendogli che avrebbe portato un’amica così da chiedere al fratello di andare con lui. Un piano diabolico, studiato attentamente. La convalida del fermo è stata dettata dal pericolo di fuga del giovane.

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