Scene di violenza e di vergogna provengono dai racconti della guerra in Ucraina. “A Mariupol gli occupanti hanno violentato una donna per diversi giorni di fronte al figlio di sei anni”, ha reso noto il ministero della difesa ucraino.
La donna “è morta in seguito alla ferite”. Al piccolino, per l’orrore vissuto e il forte choc, son diventati i capelli grigi. “Questo non è un film dell’orrore. Stupro, violenza, omicidio: questo è ciò che significa il ‘mondo russo'”, aggiunge il ministero sul profilo Twitter. Sono pratiche di guerra messe in atto dai soldati da secoli, sono scene raccapriccianti che nel 2022 non trovano nessuno spazio.
Uno scempio considerando che al 35esimo giorno di guerra sono già tantissime le notizie delle donne ucraine violentate dai soldati russi. Violenze raccontate da giornalisti in guerra e deputate ucraine che hanno parlato di “donne che si sono suicidare, altre sono state impiccate dai violentatori”.

