Architetto, è molto di più, ha realizzando progetti di restauro, allestimenti museali, gallerie, alberghi, centri termali, abitazioni private, yachts, in Italia e all’estero. Da sempre appassionato alla storia dell’arte e dell’architettura, ama incondizionatamente la sua città in tutte le sue stratificazioni, dall’antico al contemporaneo. Nel 2018 riunisce un gruppo di sostenitori e amici per fondare insieme Friends of Naples” “Onlus. E che onore a farmi da chaperon è proprio Alberto, aplomb del gentiluomo napoletano d’altri tempi, uomo colto e raffinato.
No, non lo sapevo che San Tommaso era il vice patrono di Napoli ( secondo a San Gennaro). Non sapevo che era un marcantonio di un metro e novanta, che nella sua cella dell’ex-convento di San Domenico Maggiore sono conservate le sue reliquie. Che la porta del suo pensatoio aveva bisogno di un restyling e di questo si è occupato Alberto di trovare fondi tra i sostenitori di “Friends of Naples” e ha chiamato dalla Sicilia l’artista Ernesto Signorili perché la decorasse a regola d’arte come un tempo.
Ignoravo anche le opere di san Tommaso sono straordinarie per quantità e qualità. È stato calcolato che egli scrisse qualcosa come otto milioni e mezzo di parole in soli ventidue anni di attività accademica. Sembra avesse la capacità di dettare contemporaneamente articoli diversi a tre segretari diversi.
Le sue opere brillano per semplicità e profondità. Si narra che papa Giovanni XXII al momento della sua canonizzazione a chi gli chiedeva quanti miracoli avesse compiuto san Tommaso rispose: “Tanti miracoli quanti articoli”.
Il suo pensiero spazia dalle questioni teologiche più alte: “Dio è numeroso?” e a quelle meno alte – “Dio può far sì che una donna non più vergine torni ad esserlo?” Fino a questioni di etica della finanza – “è lecito l’acquisto o la vendita a credito, ossia quella che oggi chiameremmo “speculazione” finanziaria?”.
La sua opera più nota è la Somma di Teologia, che sembra una cattedrale medievale, dove tutto parte da Dio e a Lui ritorna. La sua missione per tutta la sua vita è stata quella di combattere l’ignoranza. Illuminare le tenebre umane : “Come è meglio illuminare che non semplicemente brillare, così è meglio comunicare agli altri ciò che si è contemplato che non contemplare soltanto”.

Pagina Facebook Januaria Piromallo
