Arrivano i primi risultati dell’autopsia effettuata sabato scorso sul corpo di Vincenzo Russo, collaboratore scolastico di Afragola, deceduto pochi giorni la somministrazione del vaccino anti-Covid. Sulla base delle prime risultanze, i medici legali del Secondo Policlinico di Napoli non hanno trovato nessun nesso evidente tra la morte e il farmaco.
Bidello morto dopo la somministrazione del vaccino: arrivano i primi risultati dell’autopsia
Per avere un quadro completo bisognerà però attendere l’esito di ulteriori esami, a partire da quello istologico. Continuano quindi le indagini sotto la supervisione dei magistrati di Nola. C’è estrema cautela intorno al caso per la necessità di fugare ogni dubbio senza però creare allarmismi.
Vincenzo Russo lavorava nella scuola Viviani di Casalnuovo, in provincia di Napoli, e secondo quanto è emerso soffriva di problemi cardiovascolari e già nel 2018 era stato in cura per una trombosi venosa a una gamba. Domenica 7 marzo ha eseguito la prima dose del vaccino AstraZeneca nel centro allestito nella Mostra d’Oltremare. Il giorno successivo era andato al lavoro ma era tornato a casa perché aveva cominciato a sentire dei brividi, senza però avere febbre.
Martedì le sue condizioni si erano aggravate e la sera i familiari hanno deciso di chiamare il 118. Il 58enne è stato quindi ricoverato nella clinica Villa dei Fiori di Acerra, dove è deceduto il giorno dopo. Poco prima della morte Russo, hanno spiegato i sanitari, aveva un valore molto alto di globuli bianchi, sebbene non fossero state trovate infezioni in atto.
I familiari hanno presentato denuncia, il corpo è stato sequestrato dagli agenti del commissariato di Acerra, su disposizione della Procura di Nola.

