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Rider aggredito, l’avvocato del 16enne coinvolto: “E’ bullismo non rapina”

Il video del pestaggio di Gianni Lanciano, il rider derubato dello scooter da un branco di ragazzi, continua a far discutere. Dei 6 ragazzi responsabili del pestaggio, quattro sono minorenni. L’ avvocato Carlo Ercolino, difensore legale di uno dei 16enni coinvolti nella rapina al rider Gianni Lanciano ha dichiarato: “Vuol chiedere scusa, si è trattato di un atto di bullismo non di una vera e propria rapina.”

Rider aggredito, l’avvocato del 16enne coinvolto: “E’ bullismo non rapina”

La magistratura nel frattempo, dopo averli ascoltati, ha avanzato per loro l’accusa di concorso in rapina e ricettazione dello scooter che guidava uno di loro.

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“La sua famiglia è distrutta, lui è figlio di gente perbene, non di delinquenti”, ha aggiunto il legale. “La madre mi ha detto di voler subito chiedere scusa alla vittima di quelle violenze. È stato un episodio assolutamente deprecabile e intollerabile ma, per le modalità con le quali è stato portato a termine, più che a una rapina somiglia a un atto di bullismo, perpetrato dal branco nei confronti di un uomo che a 50 anni, per dare da mangiare alla sua famiglia, si è piegato a fare un lavoro da ragazzino”.

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“A loro occhi deve essere sembrato un fallito e forse proprio per questo, complice il contesto e l’ignoranza, hanno deciso di ‘bullizzarlo’, rubandogli, infine, anche lo scooter. Quei ragazzi li conosce solo di vista ed ha ammesso le sue responsabilità ma ribadisco che si è fatto coinvolgere. Lui, e secondo me anche gli altri, non sono rapinatori. Sono le modalità dell’accaduto a dimostrarlo. E’ giusto che paghi ma spero almeno che gli consenta di continuare a studiare”.

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