Non si tratterebbe di selfie, ma di foto scattate in casa. L’impiegato delle pompe funebri ha fotografato il cadavere di Maradona per poi vendere gli scatti ai giornali. Si tratta degli ultimi momenti passati alla Casa Rosada prima di giungere al cimitero di Jardin Bella Vista. L’ex Pibe è stato seppellito lì accanto ai genitori.
Non tutte le foto scattate possono essere reperibili. Tra le voci più insistenti, rilanciata dal giornalista Jorge Rial e ripresa da Fanpage, ce n’è una che fa riferimento a una presunta trattativa con alcuni giornali inglesi. “Ci sono due cellulari che sono sfuggiti alla sorveglianza”. Le foto in questione sarebbero del corpo del campione ancora caldo.
Intanto sono state effettuate perquisizioni domiciliari dalla polizia di Buenons Aires. Un inchiesta per presunta profanazione di cadavere. Secondo la Procura risultano ufficialmente indagati nel fascicolo aperto dal pm Roberto Maragliano: sul capo di entrambi pendono un’imputazione grave (profanazione di cadavere) e il marchio d’infamia e sciacallaggio. Le perquisizioni da parte degli agenti nella sede dell’agenzia ‘Pinier’ ha portato al sequestro di 3 telefonini cellulari, un tablet, una chiavetta usb e alcune camicie definite compatibili con quelle indossare dalle persone comparse nelle foto scattate accanto al feretro e al cadavere di Maradona.

