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Casoria piange Camara Moussa, morto a 32 anni: “Lascia la moglie e un figlio, viveva per loro”

La comunità di Casoria è stata colpita da un lutto, è morto Camara Moussa, un rifugiato politico di 32 anni che partecipava al progetto Casoria Ambiente. A darne notizia è stato l’amministratore unico dell’associazione.

Lutto a Casoria per la morte di Camara

Non si conoscono le cause del decesso, ma stando a quanto dice il dottore Aceto potrebbe essere dovuto alle complicanze provocate dallo scoppio di una granata che colpì quattro anni fa Camara in Libia. Il trentaduenne lascia la moglie e il figlio a cui inviava tutti i guadagni del mese, sognava una vita migliore per lui e la sua famiglia.

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“Siamo affranti per la scomparsa di Camara Moussa, rifugiato politico che partecipava al progetto di Casoria Ambiente avviato nelle scorse settimane. In pochi giorni Camara si era fatto apprezzare per i modi gentili, la voglia di lavorare e la competenza nelle operazioni di diserbo, che anche grazie a lui avevano avuto una notevole accelerazione.
Era nato a Bamako (Mali) il 10.05.1988 ed è morto a Napoli venerdì 26 giugno. Quattro anni fa, in Libia, Camara era stato investito dallo scoppio di una granata. Diverse schegge non poterono essere asportate in quanto inoperabili, e probabilmente il decesso è legato alle complicanze di quell’evento. Questa singola storia deve far riflettere tutti noi sulla concretezza delle tragedie che sono vissute dalle persone che scappano dalla repressione e spesso, in Libia o in altri luoghi, trovano la guerra, i soprusi, le torture e la morte.
Trentadue anni, Camara lascia moglie e un figlio, a cui inviava tutto quello che era in grado di guadagnare. Ci stringiamo alla sua famiglia e alla cooperativa LESS, con cui Camara realizzava i progetti di integrazione socio-lavorativa.
L’Amministratore unico
Dott.Gianluca Aceto”, questo il ricordo del progetto Casoria Ambiente.

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