E’ morto a Wuhan a causa del coronavirus il giovane medico Li Wenliang, è stato il dottore che a 34 anni aveva lanciato l’allarme dell’epidemia nella capitale della provincia centrale cinese dello Hubei.
Inizialmente il giovane medico era stato sospeso per aver “diffuso voci”, aveva pubblicato un avviso sui social in cui parlava di un gruppo di casi di malattia simil-influenzale. Wenliang aveva detto che sette pazienti erano in quarantena e i sintomi gli ricordavano la Sars. Quattro giorni dopo era stato convocato presso l’Ufficio di pubblica sicurezza locale ed era stato accusato di “fare commenti falsi” e di disturbare l’ordine sociale.
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Il giovane medico, senza rendersene conto, aveva curato una donna affetta da coronavirus e così ha cominciato ad accusare i primi sintomi. Il 10 gennaio ha iniziato a tossire e ha sviluppato la febbre. Due giorni dopo era in ospedale e anche i suoi genitori si sono ammalati. Oggi la notizia del decesso, Li Wenliang non ce l’ha fatta, le sue condizioni si erano aggravate.
“Una preghiera per questo giovanissimo medico eroe, il primo in Cina ad aver lanciato l’allarme sul Coronavirus. Screditato, minacciato, riabilitato e contagiato da un suo paziente. 34 anni… Grazie di cuore Dottor Li Wenliang. Riposa in pace“. Questo il commento di Eugenio Zoffili, deputato capogruppo Lega in Commissione Esteri e Presidente del Comitato Bicamerale Schengen, Europol e Immigrazione.

