Le ultime conversazioni provenienti dall’elicottero su cui viaggiava Kobe Bryant assieme alla figlia e altre sei persone, dimostrerebbero che il velivolo avesse richiesto l’autorizzazione a viaggiare nella fitta nebbia proprio poco prima dello schianto.
Il velivolo si trovava a un’altezza di 427 metri, il pilota aveva chiesto ai controllori di volo di dargli un collaboratore che seguisse il volo, probabilmente perché voleva un aiuto, ma gli hanno risposto che l’elicottero volava troppo basso. Quattro minuti prima dello schianto il pilota aveva informato che stava salendo di quota per evitare il banco di nubi, dalla torre di controllo gli avevano chiesto cosa stesse facendo, ma la risposta non è mai arrivata. Il velivolo, infatti, si è schiantato contro una collina di Calabasas.
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A confermare la dinamica di quanto accaduto pochi minuti prima dello schianto è stato il National Transportagion Safety Board statunitense. Jennifer Homendy, membro della NTSB, ha anche raccontato che il pilota del velivolo aveva richiesto delle regole speciali di volo per poter condurre il mezzo sotto i 1000 piedi. L’epilogo di questa dinamica, ormai, lo conosce il mondo intero. Chi è stato sul luogo in cui il mezzo si è schiantato parla: “Di una scena devastante”
Intanto continuano le indagini per accertare l’esatta dinamica dell’incidente. Secondo la Cnn, la torre di controllo dell’aeroporto di Burbank avrebbe dato il permesso all’elicottero di viaggiare verso la direzione nord-ovest. Gli investigatori valuteranno anche la documentazione del mezzo, per comprendere probabilmente il suo stato di manutenzione, se fosse in norma e il grado di esperienza del pilota.

