Poliziotto libero dal servizio vede dal balcone della propria abitazione cinque persone che bruciano rami secchi, cassette e vasi di plastica sul marciapiedi, rendendo l’aria irrespirabile, e decide di intervenire dopo aver allertato sia i vigili del fuoco che la centrale operativa del 113 per ricevere ulteriore supporto.
E’ quanto successo domenica pomeriggio in via Nuova del Campo, nel quartiere Poggioreale a Napoli, dove l’agente, dopo essersi qualificato è stato brutalmente aggredito dal branco di incivili, di cui faceva parte anche un ragazzino di 16 anni, riportando contusioni multiple, escoriazioni al volto, al capo, agli arti, con segni di soffocamento al collo. Non contenti, i cinque balordi sono riusciti anche a sottrargli la pistola d’ordinanza prima del tempestivo intervento degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale.
In manette sono finiti Salvatore Palumbo, napoletano di 50 anni, Nunzio Carbone, 55enne, Luigi e Michele Carbone, fratelli gemelli, di 27 anni, e C. T. 16enne, tutti ritenuti responsabili del reato di rapina pluriaggravata in concorso tra loro, resistenza a Pubblico ufficiale, lesioni personali dolose e combustione illecita di rifiuti. Stavano bruciando materiale di risulta proveniente dalla vendita di fiori.
Il primo tentativo di bloccare l’attività illecita non ha sortito alcun risultato. L’agente infatti è stato avvicinato da Palumbo e, nel giro di pochi secondi, si è trovato circondato da un capannello di gente che lo ha aggredito. Lo stesso Palumbo lo ha afferrato per il collo ed ha tentato di sottrargli l’arma di ordinanza, colpendolo ripetutamente al volto con pugni. Sono entrati poi in azione i fratelli Carbone e il 16enne che hanno rifilato pugni e calci al poliziotto, fino a sottrargli l’arma di ordinanza, recuperata poi all’interno dell’esercizio commerciale di fiori di Nunzio Carbone.
I quattro maggiorenni sono stati arrestati ed associati presso la casa circondariale di Poggioreale mentre il minore presso il Centro di Prima Accoglienza dei Colli Aminei. Il poliziotto, accompagnato presso il nosocomio San Giovanni Bosco, è stato refertato per contusioni multiple escoriate al volto, al capo, agli arti, con segni di soffocamento al collo.

