“Cattive Abitudini” è il nome della chat della vergogna che inchioda i responsabili dello stupro avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 ottobre 2016 in un hotel di Meta (Napoli). Racchiude messaggi, foto e video dei momenti di terrore vissuti dalla vittima. La turista cinquantenne inglese è stata drogata e poi stuprata nella piscina interna dell’albergo e in una stanza dormitorio proprio durante l’ultimo giorno di vacanza. I carnefici, mentre la donna tornava in Inghilterra, si vantavano sulle chat di Whatsapp e Messenger degli atti ignobili appena commessi a cui credevano di poter sfuggire proprio perché la vittima era rientrata a casa.
SMARTPHONE RIPRISTINATI. Tra i messaggi trovati sugli smartphone di Ciro Francesco D’Antonio, Davide Gennaro Gargiulo e Raffaele Regio, tre dei cinque accusati di violenza sessuale di gruppo, insulti sull’età della vittima e apprezzamenti sull’aspetto fisico. Le foto sono state eliminite dalla chat e dagli smrtphone infatti il consulente tecnico informatico, Lorenzo Laurato, ha evidenziato che durante la clonazione degli iPhone dei due baristi De Virgilio e Miniero, i dispositivi sono stati ripristinati alle condizioni di fabbrica da remoto.
LE CHAT DELL’ORRORE. La vittima ricorda quei momenti terribili così descritti da Gargiulo nei giorni successivi, e conservati nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Torre Annunziata Emma Aufieri, come riporta Il Fatto Quotidiano:
“Ieri mi sono fatto un tavolo con i ragazzi della cucina con una Milf canadese…” “Imm sclerat… Fantasticoooo”. Gobby gli chiede una foto, Gargiulo non ce l’ha, se la fa spedire da Regio e la invia a Gobby il giorno dopo. All’amico non piace, ma Gargiulo replica: “Na bella ch***at fidati“. Gargiulo ribadisce il concetto a un altro amico, detto ‘Il calabrese’: “Agg fatt nu tavolone cu na milf”.
Su Messenger scrive: “Fratè mi so fatto una milf ultimamente”, “sempre a tavolone… “ci siamo fatti una nonnina”… “40/50 anni”… “fratè era nu patanone incredibile”.
LO STUPRO E LA DENUNCIA.Diversamente da come i carnefici avevano previsto la donna però, rimasta vedova nel 2014, ha denunciato prima in Inghilterra l’8 ottobre 2016 al consultorio inglese e poi il 12 maggio 2017 in procura a Torre Annunziata (Napoli). “Ad un certo punto mi dissero: ti portiamo nella piscina ma non devi urlare”. I due baristi abusano di lei. La signora poi viene portata nella stanza dormitorio. “Mi sono sentita come un animale trascinato dentro”. La donna racconta al gip di aver detto a uno dei ragazzi nella stanza, dove c’erano circa sette otto uomini seminudi: “Only you, only you” (solo tu)” e di aver ricevuto in risposta: “Yes, only me” (solo io), ma così non è stato. Il gruppo ha violentatato a turno la donna, ha fotograto e ripreso in video il tutto e adesso cinque dei colpevoli sono stati arrestati, per gli altri è caccia alle identità.
Intanto l’Hotel ha licenziato i dipendenti ancora assunti e si è costituito parte civile laddove la Procura decidesse di esercitare l’azione penale. Anche il siandaco di Meta, Giuseppe Tito, intende costituire l’amministrazione comunale parte civile nel processo.

