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Colpo alla camorra: arrestati due fratelli legati al boss Zagaria, avevano un impero in Romania

I due fratelli di Aversa, Nicola e Giuseppe Inquieto, 43 e 48 anni, legati al boss Michele Zagaria, avevano creato un impero in Romania con i soldi del clan. Un patrimonio societario e immobiliare, tra imprese di costruzione, centri benessere e appartamenti.

I due sono fratelli di Vincenzo Inquieto, l’idraulico proprietario  della villa di via Mascagni a Casapesenna dove  il capo dei capi dei Casalesi si è nascosto durante la latitanza. Il bunker in cui fu intercettato Michele Zagaria il 7 dicembre del 2011 si trovava proprio sotto il pavimento di casa degli Inquieto. Proprio dopo il ritrovamento di “Capastorta”, gli affari della famiglia Inquieto sono cresciuti a dismisura, sono stati incrementati gli investimenti esteri dei fratelli che hanno costruito  un vero e proprio impero nell’Est europeo.

MICHELE ZAGARIA TENTA IL SUICIDIO IN CARCERE 

I due imprenditori, uno residente ad Aversa e l’altro in Romania, rispondono di associazione per delinquere di stampo mafioso. La misura di custodia cautelare è stata emessa dal gip napoletano nei confronti dei due legati al clan dei casalesi, fazione Sagaria. Le delicate indagini, durate due anni, hanno consentito di ricostruire la rete estera dei Casalesi si sono svolte sotto il coordinameno della Dda di Napoli, procuratori aggiunti Luigi Frunzio e Giuseppe Borrelli, sostituti Alessandro D’Alessio, Maurizio Giordano, Catello Maresca e Simona Belluccio. L’operazione della Dia di Napoli, diretta dal neo dirigente superiore Giuseppe Linares e coordinata dal maggiore Fabio Gargiulo, si è svolta tra Caserta e Pitesti (Romania). La Dia si è avvalsa del supporto degli organi di poliza romeni, di Eurojust. Fondamentali sono state le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, le intercettazioni telefoniche, ambientali, telematiche e le analisi della documentazione bancaria e finanziaria.