Lo storico capo clan era ricoverato al Cardarelli. L'ultimo periodo della sua vita lo stava passando agli arresti domiciliari a causa della malattia
Due interventi cardiaci e un lungo ricovero a partire dallo scorso mese di ottobre. Nonostante ciò, Biagio Cava ormai ex boss di Quindici, è deceduto all’ospedale Cardarelli di Napoli dove era ricoverato. L’ex capo clan è stato un indiscusso protagonista della camorra del panorama avellinese e non solo.
Cava, arrestato nel 2006, era stato sottoposto al regime detentivo del carcere duro, presso l’istituto penitenziario di Sassari in Sardegna. L’ex boss ha scontato 11 dei 30 anni di galera ai quali era stato condannato, prima di essere scarcerato lo scorso mese di settembre dal Tribunale del riesame. Infatti i giudici, avevano accolto la richiesta dei legali di Cava motivata dalle precarie condizioni di salute dell’ex capo clan che non avrebbe potuto più sostenere il 41bis.
Cava ha preso parte alla guerra tra la NCO (Nuova Camorra Organizzata) e la NF (Nuova Famiglia) schierandosi al fianco di Carmine Alfieri prima e della famiglia Fabbrocino dopo. La sconfitta di Raffaele Cutolo ha permesso a Cava di concentrarsi sul suo territorio e di diventare il protagonista della violenta faida contro il clan Graziano. La cosiddetta faida quindicese vinta da Cava, ha causato la morte di almeno 50 persone tra cui la figlia 16enne di Cava, la giovane Clarissa (mentre è stata ferita l’altra figlia Felicetta). Il tutto avrebbe avuto definitivamente inizio quando Biagio Cava ha fatto uccidere Eugenio Graziano, futuro reggente del suo clan.
