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Guendalina Tavassi: “Senza soldi per pagare le bollette e l’affitto, ecco come ho fatto a vivere”

Guendalina Tavassi ha pubblicato il suo primo libro “Dietro quel sorriso” dove ha parlato della sua vita :dall’infanzia difficile alla prima gravidanza e poi ha voluto raccontarsi anche a Novella 2000.

Una vita non semplice la sua che da bambina ha dovuto affrontare scelte difficili, come quella di vivere con la madre o con il padre. “Far prendere una decisione così importante a un bambino è una cosa inconcepibile. E’ stato sbagliato accusare mia mamma di colpe che non aveva, solo per stare con papà. Ma sinceramente non capivo se con il mio comportamento potevo ferire qualcuno, semplicemente volevo stare con mio padre. Mi regalava più libertà e quando sei piccolo non pensi a una vita normale”.

“Ho vissuto con papà e alla fine era come se vivessi da sola. Le sue compagne, tutte giovanissime, erano streghe cattive che, appena lui si girava, minacciavano di mettermi in collegio o mandarmi in orfanatrofio”.

Il periodo più duro? Quando è rimasta incinta giovanissima di Remo Nicolini, il quale però non ha voluto assumersi le sue responsabilità di padre. “Penso sia stato uno dei periodi più brutti della mia vita, perché il fatto che io abbia voluto tenere Gaia, nonostante mio padre fosse totalmente contrario e mi avesse avvertito che se l’avessi tenuta dovevo assumermi le mie responsabilità, mi ha portato a essere sola. L’ho cresciuta senza l’aiuto di nessuno. Il signor Remo se n’era andato quando gaia è nata. Poi è tornato, ma mai come presenza fissa. Non avevo i soldi per pagare l’affitto, per pagare le bollette. E a lavorare non potevo andare perché avevo una bambina. Quando l’ho fatto, i sacrifici erano più alti dello stipendio. Quella non era vita”.

Poi svela come ha fatto per sopravvivere. “La mia salvezza? Il Grande Fratello ed è per questo che non lo rinnegherò mai. Tra l’altro non sono stata io a cercare di entrare nella Casa. Mi hanno fermato fuori da una discoteca dove lavoravo come cubista e anche lì guadagnavo 80 euro a serata di cui 50 andavano via per la babysitterche mi teneva Gaia