Alessandro Impagnatiello voleva uccidere Giulia e il piccolo Thiago già lo scorso inverno. Il barman ha ammazzato la fidanzata di 27 anni, incinta al settimo mese del loro figlio, ma a quanto pare il piano lo aveva in mente già da tempo.
Secondo quanto rivela il quotidiano La Repubblica, è agli atti un messaggio che proverebbe l’intento dell’assassino di uccidere la compagna incinta del figlio. Un sms partito dal cellulare della 27enne: “Non mi sento bene”, ha fatto scattare il dubbio. Un malessere che sarebbe arrivato dopo aver bevuto una bevanda calda. Proprio in quel giorno Impagnatiello ha cercato su Google gli effetti del veleno per topi nelle bevande calde.
Non solo. Sul suo pc sono state trovate altre ricerche similari del tipo: “Come uccidere una donna incinta col veleno” o ancora “Come avvelenare un feto”. Alla luce di questi elementi potrebbe aggiungersi l’aggravante della premeditazione che, solo alcuni giorni dopo l’arresto del ragazzo è stata esclusa dalla giudice per le indagini preliminari Angela Minerva.