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Stupro di Caivano, due cuginette abusate per mesi da 15 ragazzini: filmate e ricattate

Un caso di cronaca che ha scandalizzato l’intera Italia, quello dello stupro di due ragazzine di 10 e 12 anni, nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. Le due bambine sono state stuprate per mesi da un gruppo di giovanissimi che le filmavano minacciando di far girare le immagini se si fossero ribellate.

Sono all’opera per la vicenda drammatica gli investigatori che hanno avviato l’inchieste, Sono almeno una quindicina i ragazzini, quasi tutti minorenni, coinvolti nella vicenda a vario titolo nelle vilente ai danni delle due cuginette. A quanto pare tra di loro anche due figli di boss del Parco Verde. Non ci sono notizie certe sulla vicenda inquietante perchè le indagini sono ancora in corso, ma a quanto pare sono stati i familiari delle due vittime a denunciare ai Carabinieri.

Le prove si cercano nei telefoni, nelle chat, nelle immagini che sarebbero finite sul telefonino del fratello di una delle vittime e quindi facendo scattare la denuncia alle forze dell’ordine. A partire da gennaio le due cugine erano finite preda del gruppo che avrebbe abusato di loro più volte nelle zone degradate del Parco Verde. Il tribunale dei minori di Napoli ha allontanato le vittime dai luoghi di abusi e violenza, ha predisposto il sostegno per le vittime e la reintegrazione dei nuclei familiari delle ragazzine.

“Tutti i giovani e non di meno gli adulti che vivono in quel contesto degradato – commenta l’avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia  della 12enne – dovrebbero essere sottoposti a un analogo percorso  psicologico e socio relazionale per aver riferimenti positivi e  cognizione di altri valori e abitudini di vita che per molto tempo  anche le istituzioni non hanno saputo seminare e sviluppare in danno  di tutti – dice all’Adnkronos l’avvocato Angelo Pisani, legale di una  delle due famiglie – Da anni è evidente un pericoloso caos e sotto gli occhi un po’ di tutti pare continuare indisturbato ogni tipo di  prostituzione, purtroppo anche con sfruttamento di minori che per  assurdo pensano sia normalità. Nel corso delle nostre indagini  difensive ritengo opportuno organizzare una squadra di psicologi e  consulenti esperti in sociologia e tutela dei minori che avrà come  compito spiegare a questi bambini cosa sta succedendo intorno a  loro. Nessuno più deve girarsi dall’altra parte o pensare che quanto  accade possa esser solo un numero e un fascicolo”.