Non tutti sanno che Massimo Ranieri, in arte Giovanni Calone, ha una figlia. Cristiana è nata nel 1970 quando l’artista aveva 19 anni e aveva una relazione con Franca Sebastiani, morta nel 2015 per un tumore. Ha a sua volta un figlio per cui Ranieri è anche nonno.
In un libro Cristiana ha raccontato la sua storia. Dopo molti anni infatti è stata riconosciuta dal padre, alla fine degli anni ’90. Solo nel 2007 Massimo Ranieri parlò della figlia. Cristiana nel libro “Riconosciuta” ha raccontato cosa abbia significato per lei vivere senza un padre pur sapendo chi fosse.
“Quando sono nata non c’era, non poteva mancarmi qualcosa che non ho mai vissuto. Non ricordo nulla di quel periodo. Poi quando sono cresciuta avrei desiderato avere anche un papà”, ha raccontato al settimanale Chi. “Io lo chiamo Gianni, ricordo il nostro primo incontro, la sua vestaglia porpora con i ricami. Poi verso i dieci anni, sentendo mia mamma cantare le sue canzoni, sentendola parlare con la sorella al telefono, ho capito bene chi fosse papà”.
“Ero famoso e avevo 19 anni. Mi hanno trascinato via da questa storia dicendomi che era un danno alla mia immagine. L’unico alibi che ho è che ero inesperto”, raccontò a Domenica Live. Cristiana canta e ha anche pubblicato un singolo, She’s mine. “Il sogno di mamma era vedermi duettare con papà. A me piace la musica che fa lui e mi piacerebbe anche cantare in napoletano”. Decise una volta di organizzare serate e usare il cognome Ranieri. A quel punto gli avvocati la diffidarono. “È vero, è andata così. Ma oggi mi sono riconosciuta come artista, non ho bisogno di usare il nome di mio padre perché Massimo Ranieri è solo lui, io sono un’altra persona. Adesso il suo cognome ce l’ho nel cuore, non mi serve sul palco”.
“Mi disse che fu una storia bellissima e non conta quanto sia durata, Si vedevano di nascosto e questo rendeva la cosa ancora più emozionante. Evidentemente per lui erano i tempi giusti – ha spiegato Cristiana -, per me conta quello che ha fatto. È sempre stato un uomo riservato che, in quell’occasione, ha compiuto un gesto importante, mettendosi in gioco come non aveva mai fatto. Mi ha invitata a vedere il programma senza anticiparmi, che, poi, a un certo punto avrebbe detto: ‘Vi presento mia figlia’. Ancora oggi non trovo le parole per descrivere quella emozione”.
“Fino al 2007 ero la figlia di Giovanni Calone solo sulla carta d’identità, poi lo sono diventata a tutti gli effetti. Con gli alti e bassi che ci possono essere fra un genitore e un figlio”. “Ho accettato mio padre per come è, non si può cambiare”. “Una persona agiata pensa sempre che di mezzo ci siano i soldi. Ma a me dei soldi non è mai fregato niente, non ho fatto certo la vita della figlia di papà. Ho passato momenti duri, ho fatto di tutto, dalla cameriera alla cubista, dalla donna delle pulizie alla segretaria”. Al momento della morte della madre Massimo non c’era: “Ha fatto una scelta diversa, ha vissuto il proprio dolore in maniera riservata”; “Non ho mai chiesto niente, non elemosino aiuto, io chiedo solo a Dio e a Papa Giovanni Paolo II” ha concluso Calone.