Voce di Napoli | Navigazione

Karina Cascella si scaglia contro i preti: “I più perversi”

E’ un fiume in piena la Karina Cascella che qualche giorno fa in una delle sue storie Instagram ha attaccato la categoria dei preti. L’ex opinionista di Uomini e Donne ha spiegato per quale motivo ha deciso di non far frequentare alla figlia Ginevra il catechismo.

Cosa ha detto Karina Cascella sui preti

La figlia è battezzata, ma poi la madre ha scelto di non farle prendere la Comunione: “Mia figlia è battezzata ma ho deciso che non le avrei fatto frequentare il catechismo, il pensiero di lasciarla un’ora o due a settimana in quell’ambiente mi terrorizzava.

La Cascella ha chiarito che non c’è stato alcun evento specifico se non un colloquio fatto con due preti che non le avrebbero fatto una buona impressione: “Non c’è stato un evento scatenante in particolare, mi ricordo il colloquio che feci in questa chiesa e non mi piacquero per niente i due preti che c’erano, proprio a sensazione, a pelle. Uscii da lì convinta di quello che stavo facendo“.

Nel colloquio – ha continuato a raccontare Karina Cascella – mi fu spiegato quello che sarebbe stato il percorso. Credo che l’istinto di una madre difficilmente si sbagli. L’istinto fu di non far frequentare catechismo a Ginevra e lasciare che da grande decidesse lei quello che avrebbe voluto fare. Non avrei mai lasciato mia figlia delle ore indifesa nelle mani di persone che assolutamente non conoscevo“.

Probabilmente dopo le sue esternazioni devono esserle arrivati messaggi da chi ha difeso la categoria dei preti, così la Cascella ha chiarito: “Continuate a fare finta di niente. Ma evitate la vostra difesa a spada tratta sui preti, perché quelli per bene sono davvero pochi. Purtroppo c’è una buona parte di persone tutt’altro che per bene. Sono i più ricchi. Sono i più tirchi. Sono i più perversi.

Infine ha voluto mettere un punto sulla questione: “Non vado avanti. Ma smettete anche voi di scrivermi in difesa di questi esseri ignobili. Che devono ringraziare di vivere nel paese dei balocchi dove tutto è concesso. Perché se fosse per me, chi tocca un bambino dovrebbe pagare con la vita. Punto e fine“.