Eccoli con il libro in mano “Snob come Proust” di Marina Giusti del Giardino e Paolo Landi (Baldini+Castoldi). Entrambi scrittori e comunicatori. La creatività oggi non esiste senza comunicazione. Lo snobismo è una delle chiavi per leggere la cronaca.
Saggio ironico e pungente pubblicizzato sui social da una campagna divertentissima, dell’artista digitale Luca Trucca, che ha messo Snob come Proust in mano a personaggi famosi (da Jack Nicholson a Emmanuel Macron, da Woody Allen a Frida Khalo).
Marina e Paolo, hanno trascritto le frasi della Recherche dove si citano le parole “snob” e “snobismo” e le hanno commentate con un occhio allo snobismo di oggi, che contagia tutti, nessuno escluso: pare sia un’attitudine dell’animo umano dalla quale nessuno riesce a smarcarsi.
Giorgia Meloni dalla palestra (di vita) che è stata la Garbatella sale sul podio da campionessa dello snobismo. Sta compiendo il suo percorso da – si sarebbe detto una volta – “burina rivestita”, come la definiscono gli autori, che accede finalmente ai salotti buoni della politica internazionale e non sta nella pelle dalla contentezza.
Gli snob oggi sono più che altro arrivisti. Commentano Giusti del Giardino e Landi. E’ tutto uno sgomitamento per farsi vedere, per sembrare quello che non si è costruendosi avatar sui social che hanno poco a che fare con le vere vite degli umani che postano su Instagram scorci della piscina comunale come se fosse quella di casa loro.
Lo snobismo di massa è così: contagia tutti e Instagram, Facebook e Tik Tok gli servono su un piatto d’argento la possibilità di scatenarsi. Sui social è una gara a mettere cuoricini a quelli che stanno più in alto di noi, a chi è più ricco, a chi è più colto. Ci dà l’illusione di essere come loro e invece loro restano loro e noi restiamo noi. La democrazia è solo fittizia.