Un monologo da brividi. Emanuele Palumbo, in arte Geolier, è stato ospite ieri sera, martedì 24 gennaio, della trasmissione televisiva ‘Le Iene‘. Il monologo da pelle d’oca del famoso rapper napoletano è virale.
Geolier ospite a ‘Le Iene’, il monologo da brividi
Geolier, nel corso del monologo, ha parlato dell’amore per Napoli, delle disuguaglianze, pregiudizi e differenze tra Nord e Sud, del voler raccontare della città partenopea attraverso la musica e il dialetto che ha consacrato miti storici come Eduardo, Totò, Pino Daniele.
Geolier, il monologo diventato virale sui social
Il monologo di Geolier è praticamente diventato virale sui social, tantissimi gli elogi mostrati al rapper napoletano di Scampia.
Di seguito la versione integrale del discorso:
“Per tante persone è strano vedere un napoletano e Napoli vincere. Ma io le capisco, perché pure per me è strano. Solitamente ci diciamo che dobbiamo lottare ogni giorno per resistere, e per andare avanti nonostante tutto. Massimo Troisi parlava spesso degli stereotipi di Napoli.
Però non distruggeva quelli negativi, ma estremizzava quelli positivi. E alla fine faceva vedere che pure quelli erano un’invenzione di chi voleva che Napoli fosse solo una caricatura. A me sembra che andiamo bene solo se siamo una storia già scritta, nel bene e nel male. Lo capii quando ero bambino: questa narrazione l’avremmo cambiata solo iniziando a vincere. Sono profonde le differenze tra Nord e Sud.
Anzi, per una volta diciamo tra Sud e Nord. Non per creare divisioni, anche perché io, con la musica, voglio parlare a tutti. Però alcuni pensano che questa disparità non sia più un tema importante. Il degrado è dappertutto, è vero, ed è pure vero che non è una gara a chi sta peggio. Ma non dobbiamo fare finta che sia tutto risolto.
Il Sud è destinato a restare per sempre una carta sporca? Il vero razzismo è l’indifferenza. Quando è uscito il mio disco è andato primo nella classifica mondiale. Voglio solo farvi capire quanto sono contento di essere diventato un modello della Napoli vincente. Ma che significa vincere? Per me vincere è fare un monologo, che vede tutta l’Italia, nella lingua di Basile, Eduardo, Totò e Pino Daniele, e anche di Geolier.
Adesso Napoli e i napoletani si vogliono affermare per il loro talento e la loro forza. E se a qualcuno non sta bene, se qualcuno ci vede un problema, il problema sapete dove sta? Allo specchio”.