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Iran, la mattanza del regime: le giovani donne uccise perché hanno protestato

Continuano senza sosta in Iran, da una parte le proteste del popolo, dall’altra le azioni violente e repressive del regime. La miccia innescata dalla morte di Mahasa Amisi (la giovane deceduta dopo l’arresto subito perché indossava male il velo islamico) ha causato manifestazione in tutto il paese. Prima sono scese in piazza le donne, poi tantissimi giovani e infine uomini e lavoratori. L’ultimo episodio ha riguardato l’incendio divampato nel carcere dove sono reclusi i detenuti politici.

Lo stato teocratico sta reagendo con grande crudeltà. Le forze speciali con le botte, le manganellate e le armi da fuoco stanno uccidendo anche minorenni. Ecco cosa ha riportato il giornalista di Radio Radicale Mariano Giustino: “Lei è Hadis Najafi, 23 anni, di Alborz, IIran. È stata brutalmente uccisa dalle milizie di Khamenei. Era diventata il simbolo delle rivolte con la sua clip video in cui è ripresa mentre si taglia i capelli. È stata uccisa da 6 proiettili di fucile della Basij“.

Lei è Hannaneh Kia, 22 anni, di Mazandaran, Iran. Studiava arte e architettura. Uccisa a colpi d’arma di fucile della Basij mentre tornava a casa a Nowshahr dopo una visita dal suo dentista. Aveva partecipato alle manifestazioni anti regime“.

Lei è Nika Shakrami, 16 anni, di Tehran. Il suo corpo senza vita fu ritrovato, dopo 10 giorni dalla sua scomparsa, irriconoscibile. Torturata dai paramilitari IRGC per aver partecipato alle rivolte contro il regime e perché si esibiva cantando a capo scoperto“.

Lei è Sarina İsmailzade, 16 anni, di Alborz, Iran. Uccisa il 23 settembre. Manganellata dalle forze Basij durante una protesta a Gohardasht, nella prov. di Alborz. In un suo video aveva detto che lei e i suoi coetanei volevano vivere come gli adolescenti di New York“.

Lei è Mahsa Mougouyi, 18 anni, è stata massacrata di botte dalle forze paramilitari Basij, morta a Isfahan, Iran. Manifestava contro il regime islamico“. “Lei è Setareh Tajik, 17 anni, altra giovane vittima della brutale repressione delle rivolte contro il regime in Iran. Uccisa per mano dei miliziani di Khamenei. Era nata in Afghanistan, la sua famiglia era fuggita dai talebani. Tajik è stata picchiata a morte“.