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Napoli, dal carcere al lavoro: detenuti scelti per attività socialmente utili. La decisione del Comune

Convenzione tra il Comune di Napoli, il Tribunale di Napoli e l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna Campania (UEPE) per far svolgere lavori di pubblica utilita’ presso gli uffici dell’amministrazione comunale e delle dieci Municipalita’ a condannati e ammessi alla prova. Secondo il protocollo l’amministrazione potra’ accogliere fino a un massimo di 50 persone.

E’ stato un lavoro congiunto fatto in questi mesi tra Comune e Tribunale per dare un’opportunita’ a chi e’ stato condannato ed e’ in una fase di reinserimento nella societa’ – ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi – grazie a questo accordo l’amministrazione comunale potra’ essere utilizzata come luogo in cui queste persone possono riscattarsi e rientrare a pieno titolo nella collettivita’. Ritengo che sia un atto di grande civilta’ e il Comune e’ in prima linea in questo processo di reinserimento”.

L’espiazione della pena attraverso l’espletamento di lavori di pubblica utilita’ e’ finalizzata alla realizzazione del fine principale della sanzione: il recupero del condannato e il suo reinserimento nella societa’ civile. Negli ultimi anni, il legislatore ha ampliato l’ambito di applicazione della pena del lavoro di pubblica utilita’ a numerose e diverse fattispecie penali che hanno configurato il lavoro di pubblica utilita’ come una modalita’ di riparazione del danno collegata all’esecuzione di diverse sanzioni e misure penali che vengono eseguite nella comunita’.

Sono veramente molto contenta che il protocollo sia tra due istituzioni del territorio cosi’ significative – ha sottolineato Elisabetta Garzo, presidente del Tribunale di Napoli – questa iniziativa rappresenta ancora una volta un punto di incontro, una sinergia e mi auguro che nel futuro questo possa fruire dei buoni risultati a favore di persone che sono incorse in difficolta’, in problematiche con la giustizia penale ma che hanno assolutamente il diritto di riscattarsi”. In base alla convenzione sottoscritta, il Comune avra’ la possibilita’ di accogliere presso i propri uffici, che daranno disponibilita’, i condannati e gli ammessi alla prova per l’espletamento di lavori di pubblica utilita’.

L’amministrazione comunale inoltre avra’ la possibilita’ di avvalersi di soggetti del Terzo settore per l’accoglienza a titolo gratuito di condannati e imputati per lo svolgimento di lavori di pubblica utilita’ a seguito della stipula di un’apposita convenzione. ”L’applicazione della convenzione ha un grande valore non solo per la persona che presta l’attivita’ lavorativa ma anche per la comunita’ – ha evidenziato l’assessore al Welfare, Luca Trapanese – e rappresenta un importante strumento finalizzato a ridurre il ricorso alla pena carceraria e per offrire ai detenuti la concreta possibilita’ di responsabilizzarsi e risocializzarsi”. Alla firma era presente anche Claudia Nannola, dirigente dell’UEPE.