Oggi, come la settimana scorsa ed anche 5 mesi fa, ma, a pensarci bene, anche prima della pandemia, trenitalia viaggia con ritardi spaventosi. Leggo un po di dati e rilevo che negli anni la frequenza di ritardi sensibili sta effettivamente aumentando. L’app che ti consente di verificare il ritardo del tuo treno quando hai già acquistato il biglietto, maggiora lo stato di ansia e di frustrazione perché pensi al tempo che perdi, all’appuntamento fissato che non puoi rispettare, alla comparsa che devi terminare perché sei in scadenza termini, al ritardo che ti.porti anche il giorno successivo, alla organizzazione della giornata che ti salta.
E oggi, in attesa del treno per tornare a casa, pensavo a quanto trenitalia ed i suoi ritardi ormai cronici siano come il ns. Paese. Entrambe le aziende si presentano bene, sono accattivanti, in ogni occasione non si risparmiano toni trionfalistici per le proprie prestazioni salvo poi verificare, con dati alla mano, che le linee di trenitalia come il cuore del paese sono obsoleti, non siano disponibili ai cambiamenti strutturali, vivono di lifting che certo non eliminano la vecchiezza del sistema. A ciò si aggiungano le difficoltà di coordinamento in trenitalia come in Italia e la lentezza ad eliminare le cause di errori e/o incidenti.
Che fare?
Rassegnarsi come sempre? O protestare, protestare, protestare fino a quando qualcuno di buona volontà non prenda a cuore la situazione, lavori a infrastrutture nuove e faciliti i cambiamenti perché i ritardi dei treni sono quelli di un intero Paese.