Dolore e commozione ai funerali di Rosa Alfieri, al termine della cerimonia proprio mentre il carro funebre si apprestava a lasciare una piazza gremita, una donna si è sentita male. Un malore che ha reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per fare spazio tra le tante persone presenti.
Malore per una donna al termine dei funerali di Rosa Alfieri
A sentirsi male pare essere stata una parente della giovane di 23 anni, probabilmente la nonna. Per fortuna non è stato nulla di grave, ma solo un leggero malore dovuto probabilmente alla tensione che un simile momento di dolore comporta. Il carro funebre ha poi lasciato la piazza tra l’applauso della folla, i genitori hanno seguito il feretro in auto, dunque, non ci sarà il classico corteo. Tutte le serrande delle attività commerciali sono abbassate in segno di lutto, ma a colpire è soprattutto il silenzio della folla presente.
L’omelia del vescovo di Aversa al funerale di Rosa Alfieri
E’ stato il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, a celebrare la cerimonia, nell’omelia ha detto: “Ci sono momenti in cui la parola fratelli e sorelle ha tutto il suo valore, la sua forza (…) In questo essere fratelli e sorelle sentiamo oggi che tutti ci apparteniamo. Con gli occhi pieni di lacrime abbiamo detto ‘Dio ti affidiamo la nostra sorella Rosa’. Lacrime dei familiari che non riusciremo mai a consolare, lacrime che sono di tutta la comunità, un delitto che ha colpito tutti. Chi fa il male non lo fa a una sola persona ma a tutta la comunità (…). I nostri occhi sono rivolti al cielo, vivendo con intensità questo senso di appartenenza. E’ stato significativo che questa mattina ha telefonato in Curia il papà di Ornella Pinto, uccisa anche lei a Napoli, che voleva dare tutta la sua solidarietà ai genitori di Rosa (…). Insieme con Rosa, con tutte le donne vittime, alziamo lo sguardo al Signore e presentiamo la vita di Rosa. Gliela presentiamo dicendo che abbiamo avuto la grazia di conoscerla. Padre Mimmo mi raccontava la partecipazione di Rosa alla vita dei ragazzi della comunità, questo ci parla di una ragazza piena di vita (…). L’amore non muore mai, come la vita vera, la vita buona, non muore mai, è sempre pronta a rinnovare se stessa. Ecco perché noi con gli occhi pieni di lacrime guardiamo al Signore e con lei sentiamo di unirci a questo Signore, con lei vogliamo partecipare alla vita amando il bene, sempre. Che voglia il Signore che il suo bene possa essere per noi un esempio, di essere in dialoghi, aperti. Questa è la nostra speranza, da qui nasce la speranza di un’umanità nuova”.
La diretta all’esterno della chiesa
Striscioni per Rosa Alfieri all’esterno della chiesa