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Una mamma con il figlio disabile non può entrare nella sua casa: “Basta con questa vergogna”

Beffa nel Napoletano dove una madre, con un tumore al polmone, ed il suo figlio disabile non possono prendere possesso di un alloggio, a loro destinato, ricavato da un bene confiscato alla camorra. Il motivo? Il condominio è privo di ascensore e quindi i due sono, difatti, impossibilitati a raggiungere l’appartamento posto al primo piano. La triste vicenda si continua a consumare alle porte di Napoli, nel comune di Sant’Antimo, dove la cittadina è al momento senza sindaco in quanto guidata da una commissione prefettizia, dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche.

La denuncia della madre

“Sono una mamma di un ragazzo diversamente abile al 100%- racconta la donna al consigliere regionale, Francesco Emilio Borrelli –  non deambulante. Lo scorso 15 settembre dopo tante battaglie ci hanno consegnato un alloggio dei beni confiscati alla camorra a Sant’Antimo ma ancora oggi non possiamo prendere possesso. Il motivo? Si trova al primo piano senza ascensore. L’architetto che avuto l’incarico di consegnare gli alloggi mi disse che mi risolveva il problema ma ogni volta che lo contatto rimanda e trova scuse. Io ho anche un tumore al polmone, non ho più la forza di combattere, mi manca il fiato”.

 “Abbiamo inviato una nota all’amministrazione di Sant’Antimo – chiarisce lo stesso Borrelli durante la trasmissione radiofonica “La Radiazza” –  per chiedere delucidazioni e fare in modo che si trovi, velocemente, una soluzione affinché la signora Carmela e suo figlio Vincenzo possano prendere possesso dell’alloggio ed accedervi senza difficoltà”.