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Casoria, botte da orbi nel condominio: “Mio padre e mia sorella hanno paura ad uscire di casa”

Sangue ovunque, bottigliate in testa e violenze varie: è accaduto di tutto a Casoria, popoloso comune del Napoletano, dove questo week end si è registrata una violentissima lite condominiale. A segnalare l’accaduto, sui social, è stato il consigliere regionale dei verdi Francesco Emilio Borrelli.

Una banale lite condominiale – scrive Borrelli – ha rischiato di finire in tragedia in un parco di edilizia popolare a Casoria dove una donna di 61 anni, con problemi cardiaci, è stata colpita alla testa con una bottiglia di vetro da un 25enne“.

La denuncia del figlio

Tutto è accaduto domenica 7 novembre – racconta il figlio della donna al consigliere regionale –  quando io e gli altri miei due fratelli eravamo in viaggio verso Modena dove lavoriamo e viviamo con le nostre rispettive famiglie. I miei genitori, invece, vivono a Casoria assieme mia sorella di 18 anni. Era cominciata una discussione per una questione condominiale con questi soggetti, poco raccomandabili e che hanno legami di parentela con persone note alle forze dell’ordine. Questi soggetti già in passato hanno creato dei problemi ad altre persone nel condomino, sempre per questioni banali. Sono tre ragazzi dai 20 ai 30 anni che hanno cominciato ad aggredire verbalmente mia sorella, così mia ma si è intromessa ma è stata colpita con una bottigliata alla testa, poi è toccato a mio padre, un malato oncologico, a ricevere dei colpi e alla fine anche dei vicini di casa hanno dovuto subire l’ira di quei delinquenti. Ora mia madre è ricoverata al Cardarelli di Napoli, la attendono 40 punti di sutura almeno e degli interventi al volto. Mio padre e mia sorella hanno paura ad uscire di casa. Come si fa a dargli torto? Anche io ed i miei fratelli, che sono tornati a Casoria per stargli vicino, temiamo per la loro incolumità ed è per questo che vogliamo che la giustizia faccia presto”.

La Richiesta

Dopo il racconto della folle vicenda incominciano ad arrivare le prime richieste di intervento da parte della cittadinanza.

Chiediamo – spiegano Borrelli e il conduttore radiofonico Gianni Simioli – alle forze dell’ordine e alla magistratura di accelerare con le indagini e di poter garantire sicurezza ed incolumità a questa famiglia. Non è più tollerabile che la violenza si sia completamente impossessata del nostro territorio e che, attraverso l’utilizzo di essa, soggetti spregevoli vadano a sopraffare le persone perbene che senza la tutela delle istituzioni restano inermi di fronte a queste ingiustizie. Se non si interviene in maniera determinata ed efficace, prevedendo pene certe e dure per questi criminali, come possiamo biasimare chi sceglie di abbandonare la nostra terra per andare altrove? Noi saremo vicini a questa famiglia dandole ogni supporto possibile, così come a tutte le vittime di ingiustizie e violenze“.

Il Video