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Altro che luci della ribalta. Sono le luci di Pulcinella…

Napoli “sfigurata”. Le luminarie della discordia. Secondo il critico Vittorio Sgarbi: “Le più brutte mai viste”. Per di più equivoche, c’è quello orsacchiotto abbracciato alla mezza luna che sembra un fallo…

In principio fu il Gabbibo natalino a piazza Vittoria. Subito rimosso. Con la minaccia: ritornerà. Poi un “presepe” fatto di slitta e babbo e natale in quello che è considerato il salotto di Napoli, Piazza Plebiscito. Un duro colpo all’estetica della città. Secondo il filosofo, ex assessore alla cultura Nino Daniele: “Le luminarie in luoghi storici e monumentali patrimonio dell’umanità e simboli, universali di cultura richiedono rispetto, valorizzazione. Questa operazione sembra non riuscita con Napoli, anzi la ‘sfigura’”. Ne vedremo ancore delle belle, cioè delle brutte…

Quello che mi terrorizza sono i numeri: “Il Luminapark coprirà 140 km e 36 piazze dal centro alla periferia. Il ministro Franceschini, venuto più volte in visita, indica Napoli come capitale del turismo, della musica e della cultura. una promozione – giusta ed appropriata – che mal di concilia con le luci farsesche”.

Altro che luci della ribalta post-pandemia. Adesso Il presidente della Camera del Commercio Ciro Fiola (sua anche l’ idea assai poco apprezzata di accendere il “parco giochi” già dai primi di novembre), dovrà vedersela con il nuovo sindaco Manfredi e con la Sovrintendenza. Si può solo migliorare, visto che il peggio è stato già messo in scena.

C’è chi chiede per Fiola le dimissioni e chi insinua la lunga mano della delinquenza anche sulle luminarie. La critica alle luminarie installate è sempre più forte in città e proviene dal mondo della cultura come dagli stessi commercianti e cittadini semplici. Il punto di critica più rilevante è legato allo stridente contrasto tra la città, la sua storia, il suo patrimonio artistico e ambientale e i soggetti luccicanti scelti ad animare queste feste che avrebbero suggerito, ad amministratori accorti, valutazioni diverse. Tanto non è stato al punto da sollecitare critiche, ridolini e accostamenti anche al prossimo carnevale.

E, infine, suggerisce attenzione sia il costo del noleggio di luci già utilizzate, spesso sporche e non in ottimo stato di manutenzione, che è supeiore ai 2.000 do euro e la circostanza che la ditta vincictrice, unica ad essere in possesso delle caratteristiche richieste dal bando, sia la stessa ditta che si è più volte aggiudicata l’installazione delle luci a Salerno. Una coincidenza? Forse si. Sicuramente una strana coincidenza!

di Antonella Esposito Gagliardi, avvocato attenta alle tematiche di tutela del territorio, curatrice di Loro Di Monte Di Dio (Guida Editore) che è diventato anche un progetto sociale