Voce di Napoli | Navigazione

Grillo Jr., ipotesi svolta: “Usata la droga dello stupro”. I legali: “Fatti privi di fondamento”

Ciro Grillo e la droga dello studio. La nuova ipotesi che potrebbe arricchire il caso. Al momento vi è un processo in corso

Sulle ipotesi si può dire qualunque cosa. Possiamo dire qualsiasi cosa priva di fondamento, come priva di fondamento è l’ipotesi della droga dello stupro“. Lo ha detto all’Ansa l’avvocato Sandro Vaccaro, difensore di Vittorio Lauria, uno degli amici di Ciro Grillo accusato di violenza sessuale nei confronti di una studentessa italo-norvegese, in merito alla perizia di parte depositata dall’avvocata Giulia Bongiorno che assiste la giovane.

Secondo il medico legale della ragazza, come anticipato da alcuni quotidiani, “in linea puramente teorica non è possibile escludere l’uso della cosiddetta droga dello stupro“. La perizia del professor Enrico Marinelli, 20 pagine in tutto, arriva a quella ipotesi ragionando su, “un’amnesia senza la perdita di coscienza e la capacità di compiere azioni complesse come conversare, avere rapporti sessuali e perfino uccidere“.

Ciro Grillo e la droga dello studio

Il documento è stato depositato in procura a Tempio Pausania in vista della seconda udienza preliminare prevista venerdì. Ciro Grillo e i suoi tre amici (Vittorio Lauria, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia), sono accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti della giovane, mentre tutti tranne Corsiglia sono accusati di violenza sessuale anche nei confronti dell’amica per delle foto oscene scattate mentre lei dormiva. I fatti risalgono al luglio 2019 dopo una serata in discoteca a Porto Cervo.

Ciro Grillo e la droga dello studio