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TOUCH ME NOT… è il grido di dolore dell’Assessorissima Armida Filippelli

Anche chi scrive è stata vittima di violenza. Ho avuto il coraggio di denunciare. Il giudice mi ha creduto. Ed è già una grande vittoria della Giustizia Made in Sud. Intanto a quel Alessandro Barbero che dice che il cervello delle donne è strutturalamnte diverso vorrei dire che proprio il contributo di cervelli femminili è fondamentale alla ricerca nella biotecnica. Tuttavia, malgrado il momento epocale che viviamo in Italia non siamo ancora pronte per il me/too…

Mi sono vestita di rosso e sono andata. Insieme a me tante, tantissime donne. E’ lei Armida Filippelli, la capofila del Movimento di Sensibilizzazione Contro la Violenza sulle donne. Storie stonate, solo perché si ama l’uomo sbagliato. Lady in red, l’Assessorissima alla Regione alla Formazione Professionale, paladina delle donne, di tutte le donne, ma soprattutto di quelle che non hanno Voce. La Voce di coloro che gli si è smorzata in gola. Quelle donne che non hanno più la forza di reagire. Che ogni giorno soccombono.

Io stessa sono stata vittima di violenze, sopraffazioni, molestie. Ma ogni volta che provavo a denunciare il solito ritornello: “Lascia perdere, chi vuoi che ti creda… fai solo una brutta figura…Un famosissimo anchor man, il più famoso in Italia, mi invitava sempre al suo talk show. E nel camerino mi chiedeva di che colore portassi gli slip…Come porti le mutande bella bionda. Ci scrissi anche un articolo…Ovviamente io non sono più stata invitata e lui è rimasto sulla sua poltrona a fare il moralista.

Poi le ho subite su luogo di lavoro, ho denunciato, i carabinieri, loro sì che mi hanno creduto. Anche il giudice che ha avviato le indagini. Non sono stata invece creduta da “loro” o non faceva comodo credermi. E sono stata subito allontanata come elemento di disturbo. Elemento schizofrenico. ADESSO DICO BASTA, A TESTA ALTA, uno ad uno, li dobbiamo denunciare.

Continuerò a vestirmi di rosso, ogni giorno continuerò a urlare la mia rabbia. Perché so che adesso non sono più sola. Ci siete voi al mio fianco, c’è Armida. Malgrado il momento epocale in Italia non siamo pronte per il me/too. Eppure goccia, dopo goccia nel mare dell’indifferenza, nell’oceano dell’ignoranza riusciremo a portare quello che non è venuto a galla. “Basta alla condizione subalterna delle doneìne. Contesto in pieno Barbero che dice che le donne sono strutturalmente diverse…Se non risolve il problema anche culturale, vedremo sempre solo violenza sulle donne” tuona Armida.

Non sono una femminista. Ma ho dedicato molti dei miei articoli i alla vergogna dei femminicidio (ho anche scritto un libro su un femminicidio dimenticato “Il Sacrificio di Eva Isak” che è anche andato in scena al Teatro Mercadenate. Ho scritto articoli anche sui diritti delle donne e sulla parità donne/uomini in tutti i campi. A cominciare dalla differenza dei salari…

In coro durante il flash mob di Salerno ( prossima tappa Napoli)… tutte unite sulle note di Yallah ( è una parola araba che significa Forza, Forza, muoviti), ma è anche un inno all’amore, alla vita. Vestito di rosso anche tu. E aiutaci a promuovere la cultura del Rispetto verso le donne. Rispetto. Rispetto. Rispetto. Ripetuto all’infinito…Donne di mare, donne da amare…Chiaro???

pagina Fb di Januaria Piromallo