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Tonino ucciso a 26 anni in un agguato, la madre: “Che senso ha tutto questo? Un ragazzo innocuo”

La madre di Antonio Zarra, il giovane di 26 anni ucciso a colpi di pistola lo scorso agosto a Pianura, ha scritto una lunga lettera, pubblicata dal gruppo Facebook Pianura e Dintorni, per far sì che quanto accaduto al figlio non finisca nel dimenticatoio. Ma soprattutto si faccia chiarezza sull’uccisione del ragazzo.

La donna ha voluto rivolgere un appello agli investigatori affinché chiariscano cosa è accaduto al figlio, Tonino, come lo chiamavano gli amici. Il 26enne aveva lasciato la compagna sotto casa ed era andato a parcheggiare quando è stato colpito da una pioggia di proiettili. La giovane vittima potrebbe aver pagato alcune amicizie con il gruppo Perfetto- Carillo, ma per ora non sarebbero stati riscontrati i motivi di tale agguato. Un’amicizia sbagliata potrebbe essere bastata a far scattare la furia criminale. Per questo la madre di Zarra non si dà pace, ancora non sa per quale motivo “un ragazzo di buona famiglia” sia stato ucciso così.

La lettera scritta dalla madre di Antonio Zarra

Accade quasi sempre così, all’inizio di un evento brutto o bello che sia si parla tanto, si dicono così tante cose e poi quando passano giorni, settimane, il nulla cosmico, come se mai niente fosse successo. Ed è questo che è successo a mio figlio ed è questo che succede all’ordine del giorno per questi ragazzi uccisi dalla malavita, purtroppo. C’è chi neanche dinanzi alla morte di un giovane riesce a purificare la propria anima, chi critica, chi finge di conoscere, chi piange, chi si volta dall’altra parte. Dopo tanto mormorio poi cala il silenzio.

Ed io in questo mese e mezzo ho sentito di tutto, ho visto falsità nelle persone, ho letto solo stupidaggini e ho tenuto tutto dentro, chiuso dentro me, ed ora dico Basta, ho bisogno di urlare, di chiedere giustizia, di voler conoscere la verità.

Ma mi chiedo può un ragazzo di solo 26 anni, di buona famiglia, amato da tutti, un ragazzo che aveva tutto, con un figlio piccolo di appena due anni e mezzo, essere massacrato, assassinato, colpito con 10 proiettili solo per amicizie pericolose? Può mai essere giustificato un gesto cosi folle per questo? Questa può mai essere una risposta rasserenante per una mamma? Posso mai trovare pace? Io gli ho donato la vita ed un’altra persona gliel’ha tolta, come posso continuare a vivere ? Come posso?

Arriva durante la notte cosi inaspettata, subdola, veloce, senza troppi malintesi, la notizia del massacro a mio figlio, un ragazzo incensurato, e fuori dal ramo camorristico..un figlio sottratto per sempre ad un genitore, un padre strappato ad un figlio, un amico in meno, un fratello che non c è più, un compagno di vita da non poter più abbracciare. Per cosa? Perché? Qualsiasi cosa possa aver fatto, detto, non c’era rimedio? Soluzione? Un’altra punizione? C’è qualcosa che giustifica tutto questo? Continuo a ribadire che non penso sia così. Uccidere come un boss un ragazzo innocuo, non un killer, a pro di che? Dilemma assoluto.

Forse le risposte non basteranno mai, non mi daranno ciò che mi hanno tolto per sempre, io non lo rivedrò, riabbraccerò mai più. Ma chiedo giustizia con le lacrime agli occhi e la voce ormai rotta dal pianto, che da settimane prevale, lo chiedo per me, per mio marito, per mio nipote, per la nostra famiglia, per credere che forse qualcosa di “buono” ancora c’è. Ma lo chiedo soprattutto per mio figlio, chiedo giustizia per lui, perché non meritava una morte simile, perché mio figlio era un buono, un gigante buono e chi l’ha conosciuto lo sa.

Noi tutti dobbiamo gridare basta, basta a questa faida di baby killer che neanche sanno ciò che fanno, basta vivere con la paura di uscire, con il timore di portare i nostri figli fuori, dobbiamo vivere ed essere liberi di fare ciò che si vuole.

Hanno distrutto la mia famiglia.. ed io voglio urlare aiuto anche per tutte le famiglie che stanno provando il mio stesso dolore. Preghiamo per un mondo migliore, per una giustizia che presto si speri arrivi, per far sì che questo non accada più. Preghiamo e facciamo un po’ tutti un’esame di coscienza, ognuno è colpevole di ciò che sa e non dice, non lo dimentichiamo mai.

Toni a mamma ti amo e amerò per sempre ovunque tu sia… non mi arrenderò. Continuerò a vivere per te. Voglio solo giustizia per mio figlio.

lettera madre antonio zarra