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Rita Granata morta a Napoli, il fratello Luca: “Mia sorella era una forza della natura”

Luca, il fratello di Rita Granata, investita e uccisa a Napoli la scorsa domenica all’alba, ha raccontato cosa è accaduto quella notte. La ragazza, 27 anni, era ritornata a casa dopo una serata con le amiche. Dopo esser scesa dal taxi però è stata travolta e uccisa da un’auto pirata mentre attraversava sulle strisce pedonal

Il fratello ha raccontato che quella notta era da solo in casa con la sorellina piccola perché i genitori erano fuori. Ha spiegato di aver sentito il citofono e di essere convinto che Rita avesse dimenticato le chiavi, ma purtroppo era solo la sua amica che avvisava della tragedia appena avvenuta. Dopo 3 giorni di agonia infatti la ragazza è morta in ospedale, al Policlinico di Nocera. Troppo gravi le ferite riportate, in particolare il trauma cranico non le ha lasciato scampo.

Le parole di Luca a Il Mattino: “Parlo al presente di mia sorella. È come se fossi ancora nel mio letto ad aspettarla mentre rientra e fa rumore aprendo la porta di casa. Rita è bellissima dentro e fuori, è una forza della natura. Una laurea da 110 e lode all’Università Orientale, un lavoro fatto con passione e impegno per una grande azienda informatica. Una ragazza dolce e attenta al prossimo. Abbiamo condiviso un’esperienza politica, candidandoci con Alessandra Clemente sindaco alla X e V municipalità, lei si impegnava costantemente per il territorio. Praticava il judo ed era diventata presidentessa di giuria, ora il comitato judo campano le ha conferito una cintura nera primo dan per onorarne la memoria”.