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Mariano Cannio, le rivelazioni sul suo passato e sui problemi della madre

Oggi il Corriere del Mezzogiorno ha intervistato Antonio (il nome è di fantasia perché ha preferito restare anonimo), una persona che conosce bene sia la famiglia del piccolo Samuele che quella di Mariano Cannio, il domestico 38enne accusato dell’omicidio. C’è un passaggio che vorremmo evidenziare e riguarda proprio la famiglia di Mariano, a quanto pare, a dir poco problematica secondo questa testimonianza: “dalla madre con problemi psichiatrici al padre, ladro di appartamenti“.

Mariano Cannio e la sua famiglia problematica

“Lo chiamavano Tonino ‘o Gnocco, ma non ho mai saputo perché. Né mi sono mai spiegato per quale motivo nessuno ha mai messo in collegamento i problemi del padre e della madre di Mariano con lui“. Antonio non ha dubbi: “Mariano era un ragazzo molto noto, un tipo decisamente strano a cui eravamo abituati. Aiutava nelle case e faceva il possibile per guadagnarsi da vivere”.

Si cerca ancora il movente

Intanto, l’avvocato del 38enne, Mariassunta Zotti, ha accettato l’incidente probatorio attraverso il quale sarà possibile accertare lo stato di salute mentale dell’indagato, la sua capacita’ di intendere e di volere al momento della tragedia e la sua pericolosità sociale. Tutti passaggi che sono fondamentali per individuare il movente di tale gesto, che al momento non appare chiaro.