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Caserma Levante, condannati i 5 carabinieri: 12 anni al “capo” Giuseppe Montella

Dopo meno di una anno dallo scandalo della caserma Levante di Piacenza, arriva il verdetto per i carabinieri finiti a processo con rito abbreviato per torture, violenze , estorsioni e i traffici di droga.

Caserma Levante, condannati i cinque militari: 12 anni al “capo” Giuseppe Montella

Il gup, Fiammetta Modica, ha accolto sostanzialmente le richieste dei sostituti procuratori Matteo Centini e Antonio Colon. La pena più severa è toccata a Giuseppe Montella, ritenuto il “capo” del gruppo. Montella ha ammesso le sue responsabilità, dichiarando di aver preso parte a gran parte dei circa 60 episodi contenuti nel capo di imputazione,  ma ha sempre sostenuto di non aver agito da solo.

Pene più basse per gli altri uomini, che il procuratore capo di Piacenza, Grazia Pradella aveva definito “traditori dello Stato”. L’ appuntato scelto Salvatore Cappellano condannato a 8 anni,  Giacomo Falanga a 6 anni, 4 anni per Marco Orlando, che  all’epoca comandante della stazione di via Caccialupo e pena più bassa per Daniele Spagnolo, condannato a 3 anni e 4 mesi.

Un caso che ha sconvolto e macchiato l’Arma ma che, come aveva detto il procuratore, “ha offeso i carabinieri che lavorano in silenzio e con spirito servizio”.

Il processo nell’aula di Piacenza Expo, trasformata in tribunale per rispettare le norme anti Covid. Il pm Antonio Colonna aveva ricostruito “il sistema Levante”, spiegando le responsabilità di tutti gli imputati “accecati dall’arroganza di chi si crede al di sopra delle regole”, uomini che hanno messo in piedi un sistema parallelo alla legalità, fatto di menzogne, di sequestri di droga rivenduta poi da spacciatori di fiducia. Ma anche arresti studiati per aumentare le statistiche, di pestaggi che potevano configurarsi come tortura. Le motivazioni saranno rese note tra 90 giorni.

Caserma Levante, condannati i 5 carabinieri: 12 anni al "capo" Giuseppe Montella