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Omicidio Chiara Gualzetti, l’amico 16enne la uccide, la confessione assurda: “Una voce interiore mi ha detto di uccidere”

Scioccante la confessione sull’omicidio di Chiara Gualzetti. Il 16enne reo confesso avrebbe detto di aver agito sulla base di una spinta superiore, una sorta di voce interiore che gli ha detto di uccidere. Rimane ancora poco chiaro il movente alla base dell’omicidio di Chiara Gualzetti, la 15enne del Bolognese scomparsa e poi trovata cadavere con coltellate alla gola e al torace in un campo ai piedi dell’Abbazia di Monteveglio

A raccontare i dettagli del delitto è stato un amico 16enne della vittima, che ha confessato quanto compiuto. Stando a quanto riferiscono le agenzie di stampa, il giovane avrebbe detto che Chiara gli aveva espresso il desiderio di morire e che ci sarebbe stato da parte di lei un interesse sentimentale nei suoi confronti, forse non corrisposto. Il racconto, tuttavia, è al vaglio della Procura per i minorenni di Bologna, che sta valutando un accertamento psichiatrico. L’ipotesi d’accusa formulata dalla Procura per i minorenni del capoluogo emiliano è quella di omicidio aggravato dalla premeditazione e dal fatto che la vittima avesse meno di 18 anni. Gli inquirenti, coordinati dalla procuratrice Silvia Marzocchi e dal pm Simone Purgato, hanno elementi per pensare che il ragazzo avesse pianificato il delitto, dando appuntamento alla ragazza con l’intenzione di ucciderla e portando con sé un coltello che poi è stato ritrovato.

La confessione nella chat sull’omicidio di Chiara Gualzetti

A incastrare il ragazzo, che si trova al momento in un centro di giustizia minorile, ci sarebbe in particolare una chat tra lui e la sua vittima e una del ragazzo con un’amica comune, che sarebbe stata cancellata. Il decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura dei minori è stato eseguito nella notte, alle 4.30, dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Borgo Panigale e dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Bologna, dopo la confessione del giovane, l’ultimo ad essere visto in compagnia di Chiara. “Il mio assistito è molto scosso e si è messo a piena disposizione. Capiamo il dolore della famiglia. Che è il dolore di due famiglie”, ha detto l’avvocata Tania Fonzari, difensore di fiducia del sedicenne fermato nella notte.