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Sant’Antimo, nuovo crollo in via Giannangeli. Comune interviene per messa in sicurezza: “Per altri lavori attendiamo esito esami”

La Commissione Straordinaria risponde a Vocedinapoli.it alle preoccupazioni dei residenti: "Attendiamo la relazione definitiva del geologo"

Sono ancora in apprensione i residenti dell’edificio di via Giannangeli interessato dal crollo avvenuto nel 2017. Dopo diversi interventi del Comune di Sant’Antimo, che ha provveduto a pulire la discarica che si era formata nella zona antistante al palazzo e a svolgere un esame geologico con uno strumento ad alta tecnologia per verificare lo stato del suolo, all’incirca dieci giorni fa c’è stato un nuovo crollo.

Il Comune è immediatamente intervenuto per la messa in sicurezza, demolendo una parta di edificio pericolante e disponendo un’ordinanza che vieta ad alcuni condomini dell’edificio n. 20 di utilizzare i balconi per ragioni di sicurezza. Non mancano i malumori dei residenti di via Giannangeli – gli abitanti del palazzo interessato dal crollo del 2017, ma anche degli altri edifici limitrofi – stanchi di una situazione che perdura da quattro anni. Nei giorni scorsi c’è stato anche un principio d’incendio, prontamente spento dai residenti. Il rogo ha interessato una parte della struttura di legno che delimita l’area interessata dal crollo e supporta l’edificio.

Alle domande dei residenti che si chiedono quanto dovranno attendere per il riempimento della voragine, risponde la Commissione straordinaria di Sant’Antimo – dott.ssa Maura Nicolina Perrotta, dott.ssa Simonetta Calcaterra e il dottor Salvatore Carli – che sottolinea come dopo quattro anni di immobilismo il Comune sia intervenuto per pianificare tutti gli interventi necessari alla messa in sicurezza della strada. Va ricordato che per il palazzo interessato dal crollo c’è un procedimento giudiziario in corso, che dovrà stabilire le cause del cedimento e le eventuali responsabilità, che esula dal lavoro dell’amministrazione comunale. Per intervenire sulla strada, prima con la pulizia straordinaria, poi con tutti i sopralluoghi, è stato necessario chiedere ai giudici un’autorizzazione a procedere.

Dopo quattro anni la Commissione – spiegano a Vocedinapoli.it i commissari – è intervenuta chiedendo ai giudici di poter intervenire per mettere in sicurezza la strada interessata dal crollo, sottolineando come prima di tutto sia importante la salute dei cittadini. Abbiamo così iniziato con la bonifica e poi con tutti gli accertamenti“.

Nelle scorse settimane un geologo, avvalendosi di un macchinario ad alta precisione, ha compiuto alcuni esami per verificare se ci siano altre cavità nel sottosuolo non visibili ad occhio nudo. E’ fondamentale, come spiegato dalla Commissione, comprendere quale sia la situazione prima di procedere con qualsiasi operazione: “Prima di partire con i lavori – sottolineano i commissari – dobbiamo sapere se ci siano altre cavità per non vanificare le future opere di messa in sicurezza“. Si tratta di un’analisi che ha tempi non rapidi: “Per ora – continuano i commissari – abbiamo una sintesi preliminare del geologo incaricato, ma attendiamo la relazione ufficiale che richiede tempi tecnici sui quali non possiamo fare previsioni. Soltanto dopo l’analisi completa si potrà procedere alla gara per assegnare i lavori necessari al riempimento della voragine e di altre ipotetiche cave“.

Ad intimorire i residenti c’è anche la possibile presenza di amianto. Il Comune aveva disposto nel mese di marzo un sopralluogo dei tecnici della Asl volto a fare le dovute verifiche, sopralluogo che ha dato esito negativo. Gli addetti, infatti, avevano certificato che ci fosse amianto.
Nelle ultime settimane, però, alcuni residenti hanno fotografato del materiale che potrebbe contenere questo minerale. “Noi vediamo che c’è amianto – spiega Rosa Castaldo, portavoce dei residenti dell’edificio interessato dal crollo – siamo preoccupati per la nostra salute“. Dalla Commissione Straordinaria fanno sapere che disporranno un nuovo sopralluogo: “La salute dei cittadini – dicono i commissari – viene prima di tutto. Dal precedente sopralluogo era stato verificato che non ci fosse la presenza di amianto, adesso se sia comparso nel periodo successivo questo non possiamo saperlo, motivo per cui i tecnici della Asl interverranno al più presto per ulteriori verifiche“.