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Dai ‘tavolini della discordia’, all’angolo del ristoro. Scaturchio rilancia: “Finalmente autorizzato ma la burocrazia preferisce l’immondizia”

Scaturchio e i tavolini della discordia. Il gestore del noto locale ha avuto i permessi per occupare il suolo pubblico. "Burocrazia nostro nemico"

Sono tornati protagonisti i tavolini da marciapiede noti come i tavolini della discordia. Questa volta per mettere la parola fine, almeno per ora, ad una vicenda che è nata sul web ed ha scatenato un forte polemica dividendo l’opinione pubblica.

Facciamo un piccolo passo indietro. Lo scorso mese di aprile Armando Scaturchio, titolare dell’omonima Antica Pasticceria, divenne il protagonista di questa storia. Era stato lui ad installare sui paletti adiacenti al marciapiede, di fronte il suo locale, i piani in legno diventati comodi punti d’appoggio.

La foto era diventata virale sui social. L’immagine aveva diviso i napoletani tra chi aveva esaltato questa idea geniale e chi l’aveva bollata come esempio dell’ennesimo atto di abusivismo. Il clamore costrinse Scaturchio a rimuovere i tavolini.

Scaturchio e i tavolini della discordia

Meglio degrado e spazzatura“, disse ironicamente l’imprenditore. In effetti, è risaputo che in molte zone di Napoli sono i privati cittadini ad organizzarsi per la cura del decoro urbano. Sul tema, in tante aree della città (centrali e periferiche) il Comune è latitante.

È di questi giorni la notizia, documentata da una nuova fotografia, che Scaturchio – dopo aver presentato regolare richiesta – ha avuto le necessarie autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico. Sul piccolo marciapiede nel cuore della Pignasecca e a due passi dall’ospedale dei Vecchi Pellegrini, ci sono dei tavolini con rispettive sedie e ‘arredati’ con degli ombrellini colorati per proteggere i clienti dal sole e dal caldo.

Ho presentato tutti i documenti richiesti. Ho avuto l’autorizzazione da parte del Comune e la collaborazione della Polizia Municipale. – Ha detto Scaturchio a Vocedinapoli.itC’è solo il problema del cartellone sullo sfondo. Al momento, per motivi burocratici, non posso fissarlo perché abuserei di uno spazio di proprietà dell’ospedale.

Ma sappiamo bene che la burocrazia è il nostro male e che forse a molti amministratori fa più piacere vedere spazzatura e degrado piuttosto che un contesto ordinato e curato. – Ha concluso ScaturchioDel resto questi tavolini sono spuntati come dei funghi in tante altre parti del centro storico. Il Comune dovrebbe approfittarne proprio per fare un pò di cassa vista la situazione economica disastrosa in cui versa la città“.

Scaturchio e i tavolini della discordia: la video intervista

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Dai 'tavolini della discordia', all'angolo del ristoro. Scaturchio rilancia: "Finalmente autorizzato ma la burocrazia preferisce l'immondizia"